Dalmazia: la Madonna del Castello Lacrime di sangue di Maria nel 2010, in Giordania Il santuario di Nostra Signora del Monte Anjara, nel nord della Giordania, è stato costruito nel luogo in cui si dice che

di trovarmi. Quando abbiamo iniziato a frequentarci fuori dalle vie di Dio, è rimasta incinta di nostro figlio,» racconta William. Mentre aveva in grembo il suo bambino, la sua compagna, a sua insaputa

seguire il suo esempio! Essendo tutta santa, tutta pura, Madre di Dio, può intenerire il cuore di Dio a nostra favore quando la preghiamo”. Padre Pascal Sorgho, redentorista, Diocesi di Fada N’Gourma (Burkina

morte suo figlio e lei stessa alla lapidazione. (Levitico 20, 10 o Deuteronomio 22, 22.). Con la nostra visione attuale, come avrebbe potuto reagire Maria senza questa fiducia in Dio? “Perché io e non

iniziati quando stavo fuori. Spero di poter operare per far conoscere ed amare Gesù Salvatore e Maria nostra Madre! Mi ricordo di una parola di san Luigi Grignion de Montfort: “Gesù non è abbastanza conosciuto

evoca l’appellativo di Figlia maggiore della Chiesa assegnatogli dai pontefici romani. Ma Maria, nostra madre, potrebbe mai abbandonare ai suoi errori una sola delle sue figlie tra le nazioni? Ricordiamoci

verso l’esterno e persino la fodera era stata interessata dal calore di quel dito… L’ho mostrata al nostro parroco che non ha trovato alcuna spiegazione plausibile. Ho conservato la giacca come prova, sono

mio ministero in questa parrocchia…». Tale era lo stato d’animo dell’abate Desgenette, curato di Nostra Signora delle Vittorie (Parigi, Francia), nel momento in cui stava per salire sull’altare per celebrare

veglia su di noi. Maria ci accompagna nelle gioie e nelle pene che viviamo, giorno dopo giorno, nelle nostre case condivise da persone in validità e altre portatrici di handicap in seguito a un trauma cranico

sconfitto per sempre. […] E là, sulla croce, abbiamo visto la “misericordia”, il cuore aperto del nostro Dio. Ed è là, ai piedi della croce, che è nato un popolo, un popolo mariano. Fratelli e sorelle,