Nel volume 9 de L’Evangelo come mi è stato rivelato (1), la sera del giovedì Santo Gesù arriva al Cenacolo con i suoi apostoli e vi trova sua Madre. Come Lui, Maria capisce che ora sia. Nonostante il suo profondo dolore, non fa scene, è maestosa come il Figlio. Gesù saluta sua Madre e si raccomanda alle sue preghiere :
« Mamma, sono venuto per prendere forza e conforto da te. Sono come un piccolo bambino, Mamma, che ha bisogno del cuore della madre per il suo dolore e del seno della madre per sua forza. Sono tornato, in quest’ora, il tuo piccolo Gesù di un tempo. Non sono il Maestro, Mamma. Sono unicamente il Figlio tuo, come a Nazareth quando ero piccino, come a Nazareth prima di lasciare le vita privata. Non ho che te. Gli uomini, in questo momento, non sono amici, e leali, del tuo Gesù. Non sono neppure coraggiosi nel bene. Solo i malvagi sanno essere costanti e forti nell’operare il male. Ma tu mi sei fedele e sei la mia forza, Mamma, in quest’ora. Sostienimi col tuo amore e col tuo orare. Non ci sei che tu che in quest’ora sai pregare, fra chi più o meno mi ama. Pregare e comprendere. Gli altri sono in festa, assorbiti da pensieri di festa o da pensieri di delitto, mentre io soffro di tante cose. Molte cose moriranno dopo quest’ora. E fra queste la loro umanità, e sapranno essere degni di Me, tutti meno colui che s’è perduto e che nessuna forza vale a ricondurre almeno al pentimento. Ma per ora sono ancora uomini tardi che non mi sentono morire, mentre essi giubilano credendo più che mai prossimo il trionfo. Gli osanna di pochi giorni or sono li hanno ubriacati. Mamma, sono venuto per quest’ora e soprannaturalmente la vedo giungere con gioia. Ma il mio Io anche la teme, perché questo calice ha nome tradimento, rinnegamento, ferocia, bestemmia, abbandono. Sostienimi, Mamma. Come quando col tuo pregare hai attirato su te lo Spirito di Dio, dando per Esso al mondo l’Aspettato delle genti, attira ora sul Figlio tuo la forza che m’aiuti a compiere l’opera per cui venni. Mamma, addio. Benedicimi, Mamma ; anche per il Padre. E perdona a tutti. Perdoniamo insieme, da ora perdoniamo a chi ci tortura.» (§599-4)
Tratto da L’Evangelo come mi è stato rivelato. Volume 9 (Volume 9, poema 18 o volume 9, capitolo 599)
(1) Maria Valtorta (1897-1961) è una mistica italiana, terziaria francescana dei Servi di Maria e autrice di scritti spirituali tra cui i 10 volumi de L’Evangelo come mi è stato rivelato.