Dio è semplice e si aspetta da noi un rapporto semplice, un rapporto filiale. I bambini e le persone semplici, come Bernadette o i tre pastrorelli, i veggenti, di Fatima, sanno nel loro cuore di avere un Padre e una Madre amorevoli in cielo che li amano e li proteggono.
Ma la preghiera con Maria non è riservata a loro. Dei grandi teologi che conosco pregavano il Rosario ogni giorno. Gli intellettuali vi trovano la semplicità del loro slancio verso Dio, Gesù e lo Spirito Santo. Ed è una donna che lo rende possibile, una donna che ha vissuto nel silenzio e nella discrezione, senza essere riconosciuta dagli uomini, ma che è niente meno che la Madre di Gesù. Pregare con Maria oggi è profetico; pone la donna al centro della tradizione spirituale.
Il carattere ripetitivo e automatico delle Ave Maria che recitiamo si dice che evoca il "ti amo" che si dicono i coniugi dopo anni di matrimonio. Anche se non riesco a stare in preghiera tutto il giorno, il rosario è come la nota di base che dà vita a una polifonia, che mi ancorerà alla mia interiorità e la sosterrà, allontanando la tentazione di disperdermi.
Estratto dell'intervista di La Croix a Suor Catherine Aubin