29 febbraio – Italia: Sant’Ilario, papa (Roma, + 468)

Che cosa significa la verginità di Maria?

CC0/wikimedia
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La prima cosa che mette in evidenza la verginità perpetua di Maria è che tutto il progetto di salvezza è iniziativa di Dio e non nostra. La verginità di Maria palesa la totale iniziativa di Dio nell’incarnazione. Gesù ha solo Dio per Padre.

La verginità di Maria rivela la verità più profonda su Gesù e su di noi, Gesù ha Dio per Padre non per fare un colpo di scena ma perché è la verità più profonda che lo riguarda. E poiché è vero per lui, lo è anche per noi quando per grazia Dio ci adotta.

Grazie a ciò diventiamo, per così dire, membri di una nuova razza umana a capo della quale si trova l’ultimo Adamo (1Co 15, 45-50). Ma l’ultimo Adamo ha una corrispondente: la nuova Eva il cui «sì» a Dio permette alla vita di entrare nel mondo, così come il «no» della prima Eva aveva introdotto la morte nel mondo. E questo «sì» è il frutto sia della grazia predestinata di Dio sia del suo libero consenseo: dando  il proprio consenso alla parola di Dio, Maria diventa la madre di Gesù.

Aderendo con tutto il cuore alla volontà divina della salvezza, senza che un solo peccato lo impedisca, Maria si è data interamente alla persona e all’opera di suo Figlio per servire con lui e alle sue dipendenze, per grazia di Dio, il mistero della redenzione. Come dice sant’Ireneo: «con la sua obbedienza è diventata causa della salvezza per se stessa e per tutto il genere umano.» Ecco perché molti Padri della Chiesa affermano : «Il nodo della disobbedienza di Eva è stato sciolto dall’obbedienza di Maria: quel che la vergine Eva ha legato con la sua incredulità, Maria l’ha sciolto con la sua fede.»

Tutto ciò significa che Maria è identificata con la famiglia del Nuovo Adamo come la vecchia Eva è stata identificata con la famiglia del vecchio Adamo.

Mark P. Shea

Crisis Magazine – Terza parte di una serie di quattro articoli sulla verginità perpetua di Maria, perché è biblica e perché è importante, dell’apologeta Mark Shea. The Morley Publishing Group, Inc, 22 febbraio 2011

Adattamento da: www.catholicculture.org

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