La Vergine Maria è stata proclamata «Theotokos », cioè «Madre di Dio», al concilio di Efeso del 431. Si tratta del primo dogma mariano della Chiesa. La maternità divina di Maria costituisce il motivo principale del culto mariano: compare nell’atteggiamento di Elisabetta e Giovanni Battista al momento della Visitazione (Lc 1,39-45), prolungamento dell’Annunciazione :
- Giovanni Battista sussulta perché riempito di Spirito Santo;
- Lo Spirito Santo introduce Elisabetta nel mistero della maternità di Maria;
- È una maternità verginale perché Maria è vergine (Lc 1,27) e dice: «Non conosco uomo» (Lc 1,34).
È una maternità regale: suo figlio è discendente della casa di Davide e il suo regno non avrà fine. Realizza le promesse di Natan (2 Sam 7) e la profezia di Isaia 7,14 che hanno in comune l’iniziativa unilaterale di Dio e la sua fedeltà. Madre del messia davidico, Maria è la regina madre alla quale sono rivolti gli onori e la venerazione di tutto il popolo messianico. Il principe che nascerà da lei non è solo il figlio di David ma anche Figlio di Dio (si osserva l’evoluzione tra Lc 1,32 e Lc 1,35).
- È una maternità operata dallo Spirito Santo che grazie alla sua potenza divina prende sotto la sua ombra la Vergine Maria, come una nube coprì l’arca dell’alleanza manifestando la presenza del Signore.
Una simile maternità verginale, regale, divina, opera dello Spirito Santo è oggetto di una venerazione colma di stupore da parte della cugina di Maria, Elisabetta, e della Chiesa: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? (…)E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». (Lc 1, 43-45)
Françoise Breynaert (con l’aiuto di padre Ignazio Calabuig)
Enciclopedia Mariana