22 maggio - Santa Rita da Cascia, religiosa agostiniana - Italia, Brescia: Santa Maria delle Grazie (1526)

Ai giorni nostri una grande vittoria è riservata a Maria

Ogni epoca della Chiesa è segnata dalle battaglie e dai trionfi gloriosi dell’augusta Maria. Da quando il Signore ha posto l’inimicizia tra la donna e il serpente, lei ha sempre vinto il mondo e l’inferno.

Tutte le eresie, dice la Chiesa, si sono inchinate davanti alla Santa Vergine la quale, poco a poco, le ha ridotte al silenzio del nulla. Oggi, la maggior eresia dominante è l’indifferenza religiosa che anestetizza le anime nel torpore dell’egoismo e nel marasma delle passioni.

Il pozzo dell’abisso vomita a grandi fiotti una fumata nerastra e pestilenziale che minaccia di avvolgere tutta la Terra in una notte tenebrosa, vuota di ogni bene, gonfia di ogni male e impenetrabile, per così dire, ai raggi vivificanti del Sole di giustizia. Inoltre, la fiaccola divina della fede impallidisce e sta morendo nel grembo del cristianesimo; la virtù fugge e si fa sempre più rara, i vizi si scatenano con furore spaventoso. Sembra che stiamo giungendo a quel momento profetizzato di una defezione generale e una apostasia di fatto quasi universale. Questo quadro così tristemente fedele della nostra epoca, però, non ci scoraggia.

La potenza di Maria non è diminuita. Crediamo fermamente che lei vincerà questa eresia come ha fatto con tutte le altre perché lei è, oggi come ieri, la Donna per eccellenza, la Donna promessa per schiacciare la testa del serpente; e Gesù Cristo, chiamandola sempre con il suo maestoso nome, ci insegna che è speranza, gioia, la strada della Chiesa e il terrore dell’inferno. Ai nostri giorni è a lei che è dovuta una grande vittoria; a lei appartiene la gloria di salvare la fede dal naufragio che la minaccia.

 

Padre Joseph Chaminade

Lettera del 24 agosto 1839

Anche: Notre Histoire avec Marie 

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