Grazie all’elezione di Maria, la donna ritrova la sua «ammirabile dignità»

La tradizione insegna che, come la morte è entrata nel mondo per errore di una donna, il mondo è stato salvato dal «sì» di una donna. Quindi, non è la donna in quanto tale che dovrebbe portare la colpa del peccato originale.

Se così fosse stato, volenti o nolenti le donne di ogni generazione avrebbero dovuto portare su di sé la vergogna, assumere per somiglianza ad Eva la colpevolezza del peccato originale. Essere donna avrebbe significato essere «indegna», incarnare la colpa. 

Con l’elezione di Maria, però, si evita questo errore e si è obbligati ad una giusta valutazione dell’ammirabile dignità portata dalla donna perché è da lei che è nato il figlio di Dio attraverso il quale il mondo è salvato, una donna che così è innalzata alla più alta dignità delle creature, al di sopra di tutte le creature.

«Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede» (Adversus Haereses III, 22, 4)

Joël Sprung - 09/12/13

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