“Vita mia, Gesù, i tuoi nemici, facendoti soffrire spasimi inauditi, sono giunti a metterti in piedi, e mentre barcollando tu cammini, sento il tuo respiro affannoso. Il tuo cuore batte più forte, e nuove pene te lo trafiggono intensamente; già scuoti la testa per sgombrare i tuoi occhi dal sangue che li riempie e ansioso guardi. Ah, mio Gesù! Ho capito tutto: la tua Mamma che, come gemebonda colomba va in cerca di te, vuol dirti un’ultima parola e ricevere un tuo ultimo sguardo; e tu senti le sue pene, il suo cuore lacerato nel tuo ed intenerito e ferito dal suo e dal tuo amore. Già la scorgi che, spingendosi attraverso la folla, a qualunque costo vuol vederti, abbracciarti e darti l’ultimo addio. Ma tu resti più trafitto nel vedere la sua pallidezza mortale, tutte le tue pene per forza di amore riprodotte in lei; se essa vive, è solo miracolo della tua onnipotenza. Già tu muovi i passi incontro ai suoi, ma a stento vi potete scambiare gli sguardi. Oh, schianto di cuori d’ambo le parti! I soldati avvertono e, con urti e spinte, impediscono che Mamma e Figlio vi diate l’ultimo addio.
È tanta l’ambascia d’entrambi, che la tua Mamma resta impietrita dal dolore e quasi sta per soccombere. Il fedele Giovanni e le pie donne la sorreggono, mentre tu di nuovo cadi sotto la croce. Allora la tua dolente Mamma, ciò che non fa col corpo, perché impedita, lo fa con l’anima: entra in te, fa suo il Volere dell’Eterno e, associandosi in tutte le tue pene, ti fa l’ufficio di mamma, ti bacia, ti ripara, ti lenisce ed in tutte le tue piaghe versa il balsamo del suo doloroso amore.
Mio penante Gesù, anch’io mi unisco con la trafitta Mamma. Faccio mie tutte le tue pene ed in ogni goccia del tuo sangue, in ogni piaga voglio farti da mamma; ed insieme con lei e con te, riparo per tutti gli incontri pericolosi, e per quelli che si espongono alle occasioni di peccare, o, costretti dalla necessità ad esporsi, restano allacciati nel peccato.
Luisa Piccarreta (1845-1947)
Tratto da le 24 ore della Passione di N S Gesù Cristo
Luisa Piccareta è conosciuta anche come la "Piccola figlia della Divina Volontà". È un'autrice e mistica italiana. È in corso un processo per la sua canonizzazione nella Chiesa cattolica.
Testo pubblicato in italiano, edizioni del Segno, 2013, Tavagnacco, p. 161 ( 18ªora dalle 10 alle 11)