Nel 2022 oltre un milione di pellegrini egiziani, cristiani copti e musulmani sono giunti al santuario mariano di Jabal al Tayr, «la collina degli uccelli», presso la città di Samalut nella provincia egiziana di Minya, durante i giorni in cui la Chiesa Copta celebra la nascita della Vergine Maria.
Dopo essere stati gravemente colpiti dalle disposizioni sanitarie contro la pandemia da Covid-19, i dintorni del santuario sono stati nuovamente occupati dai molti chioschi che esprimono la devozione popolare verso la Vergine Maria.
Le celebrazioni annuali in onore della nascita di Maria iniziano alla fine del mese di maggio e durano una settimana. Il santuario mariano è anche una delle mete più importanti del «Cammino della Santa Famiglia» che, secondo le tradizioni millenarie, unisce i luoghi attraverso i quali Maria, Giuseppe e il bambin Gesù passarono durante il loro soggiorno in Egitto per sfuggire a Erode. Dopo essere giunti nella città di Samalut, la Santa Famiglia attraversò il Nilo verso est, là dove si trova oggi il monastero, e si stabilì nella grotta oggi incorporata nella chiesa vecchia.
La chiesa della Vergine a Jabal al Tayr sarebbe stata costruita verso il 328 dC per ordine dell’imperatrice Elena, madre dell’imperatore Costantino, ed è annoverata tra i santuari più visitati al mondo.
La collina sulla quale si trova il monastero è anche conosciuta con il nome di «Collina della Palma» perché, secondo la tradizione locale, mentre il bambin Gesù si trovava in quel luogo con Maria e Giuseppe, si staccò un grande frammento di roccia che rischiava di travolgerli. Gesù, allora, avrebbe teso la mano per fermare la sua caduta lasciandovi l’impronta del palmo della sua mano.
Agence Fides 31/05/2022