20 maggio - Italia, Cuneo: Madonna delle Grazie (1537)

Maria è una perfetta confidente, ma non solo ...

Ad essere sincero, nella mia infanzia, come nella mia adolescenza, non ebbi mai una grande devozione per la Beata Vergine. Il culto mariano, nella mia famiglia, fu sempre un affare di donne; gli uomini, forse per modestia, mantennero a riguardo una certa riservatezza e rimasero più centrati sul Dio Padre.

Ma, quando arrivai in Khâgne*, a Parigi, soffrendo di una certa solitudine, mi rifugiai nei pressi di un altare consacrato alla Vergine, nel fondo di una nota chiesa del 5° circondario. Devo dire che le ho raccontai molte cose, nella penombra, ai piedi di questa splendida statua. Gioie, dolori, bisogni di incoraggiamento, grazie. Era una perfetta confidente.

Ma c'è di meglio. Più tardi, quando iniziai a scrivere sull’apologetica, mi resi conto di una cosa incredibile: ogni volta che dovevo scrivere a proposito di un dogma mariano, andavo a ritroso, dicendo a me stesso che c’erano troppe cose meravigliose da dire perché la ragione vi trovi dei punti di riferimento. Iniziavo già sentendomi sconfitto. Ebbene, ogni volta, puntualmente, scrivevo facilmente il capitolo, le argomentazioni sembravano assolutamente naturali e tutto si disponeva e legava logicamente.

E io non ebbi a che fare con tutto questo, proprio per nulla ! Non mi sembrava davvero di scrivere quello che avevo capito, ma di capire davvero mentre scrivevo. Un’esperienza stranissima.

Molto presto dovrò’ scrivere qualcosa in merito alla questione dell’appellazione di Maria : possiamo chiamarla « coredentrice » ? Un argomento attuale molto spinoso. Francamente, da un punto di vista puramente razionale, puramente filosofico, puramente teologico, non mi sento fiducioso. Ma, formato dalla predetta esperienza, posseggo grandi speranze : tutta la matassa finirà per sbrogliarsi. I nodi verranno sciolti !

 

(*) Khâgne : dicitura dialettale del mondo studentesco francese, consistente nell’indicare il secondo anno di corso di preparazione letteraria per i concorsi e per le “grandes écoles”)

Federico Guillaud, ex-alunno dell'École Normale Supérieure, professore associato di filosofia ed autore in particolare di “Dio esiste”

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