Robert Renaud, un parrocchiano della chiesa cattolica Saint James, a New York (Stati Uniti), ha deciso di onorare Maria, Madre di Gesù, creando 16 anni fa la “Crociata del Rosario familiare”.
L’evento di quest’anno ha avuto luogo il 18 maggio alle 17:15 nella chiesa di Saint James Minor (327, West Street, Carthage, New York): la messa è stata seguita da sette ore di preghiera in onore dei “Sette dolori” di Maria.
Sono state spedite lettere in tutto il mondo per arruolare dei membri per questa crociata. I religiosi del monastero domenicano di Saint-Jude a Marbury, in Alabama (Stati Uniti), partecipano ormai da diversi anni. Molti arrivano da lontano per unirsi a questa Crociata del Rosario.
Dal 2006 Michael e Theresa Schweigert, che vivono a Guilderland, nei pressi di Albany, affrontano un viaggio di 240 km esclusivamente per parteciparvi. «Per noi la Crociata del Rosario è un pellegrinaggio», ha dichiarato la signora Schweigert. «Il viaggio di tre ore fino a Carthage è un’opportunità per mettere da parte le nostre attività per concentrarci sulla nostra relazione personale con Dio e passare del tempo con il Signore.»
Oltre alle grazie spirituali che si possono ricevere prendendo parte a questo evento, a ogni partecipante che rimane almeno tre ore, ossia il tempo della sofferenza di Cristo sulla croce, viene consegnata una copia di un’immagine realizzata appositamente per l’occasione. Una delle opere create per una vecchia edizione della Crociata del Rosario, raffigurante l’amerindiana santa Kateri Tekakwitha, è ora parte della collezione del Vaticano a Roma.
Tradotto dal francese. Fonte: Watertown Daily Times