Il 15 aprile è stata inaugurata la prima cappella cristiana in un’università di Faisalabad, nell’est del Pakistan, da Mons. Joseph Arshad, Arcivescovo di Islamabad-Rawalpindi e Amministratore apostolico della diocesi di Faisalabad, alla presenza del vice Cancelliere dell’Università. «La costruzione di una chiesa nel complesso dell'università lancia un messaggio di amore e di armonia in tutto il Paese. La gente cristiana verrà in questa chiesa e pregherà per il progresso e la prosperità dell'Università e del Pakistan» ha dichiarato Mons. Arshad, durante la cerimonia d’inaugurazione della cappella, contigua al luogo di culto musulmano già esistente all’interno di quest’università pubblica.
Mons. Arshad ha ricordato le parole di Muhammad Ali Jinnah, fondatore del Pakistan, nel suo discorso alla nazione nel 1947: «Siete liberi; liberi di andare nei vostri templi. Siete liberi di andare nelle vostre moschee o in qualsiasi altro luogo di culto in questo Stato del Pakistan. Potete professare qualsiasi religione o credo».
L’apertura di questa cappella segna una tappa importante nell’intesa interreligiosa così complicata in questo Paese in cui i cristiani sono perseguitati e rappresenta un barlume di speranza per la comunità cattolica, profondamente mariana, del Pakistan, che ora può venire a pregare Dio e Sua Madre in totale legalità.
I cristiani pakistani rappresentano 3 milioni di persone, ossia il 2% della popolazione del Paese. Circa 700 donne cristiane vengono prelevate ogni anno, sequestrate e convertite in modo forzoso all’Islam, a volte anche dopo aver subito stupri.
Fonte: Agenzia Fides