All’inizio del XII secolo tre cavalieri cristiani dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme partono dalla Francia per la crociata. Fatti prigionieri, vengono portati al Cairo, dove il sultano li attende per convertirli all’islam. Poiché i cavalieri rifiutano la conversione, il sultano invia loro sua figlia Ismérie per convincerli.
Ma nel momento in cui incontra i prigionieri, la giovane musulmana, profondamente colpita dalla loro fede, chiede di vedere un’immagine della Vergine. Degli angeli le portano una statua di legno nero, raffigurante la madre di Gesù. Meravigliata, la notte successiva Ismérie libera i cavalieri e parte con loro per convertirsi alla fede cristiana, una decisione che, secondo la tradizione, le sarebbe stata sussurrata all’orecchio nella notte dalla santa Vergine.
Per miracolo, i cavalieri si ritrovano lontani dall’Egitto, à Liesse, una città del nord della Francia, di cui uno dei cavalieri è il Signore. È proprio questo il punto di partenza della costruzione dell’attuale basilica Notre-Dame-de-Liesse, un luogo che la Vergine stessa aveva indicato a Ismérie nel sonno!
Nonostante l’assenza della Vergine nera originale, sono numerosi i pellegrini che si raccolgono in preghiera davanti alla replica della statua della Madonna di Liesse, in particolare per chiederle di essere “liberati” o per desideri più concreti, come l’arrivo di un figlio. Queste richieste si spiegano grazie a una lunga lista di miracoli che la Vergine nera ha realizzato durante i secoli.
Tradotto dal francese. Fonte: Le Jour du Seigneur