Il 23 febbraio 2017 Bafétimbi Gomis, attaccante dell’OM, squadra di calcio di Marsiglia (Francia), aveva confidato con semplicità al giornalista Fabrice Lamperti la chiave del suo successo: crede in Dio. Per lui, offrire al Signore i suoi successi e i suoi guai, come la frattura al ginocchio del 12 febbraio, è un modo di vivere la sua fede:
“Sono andato dalla Madre Buona (Bonne Mère, com’è chiamata la Vergine a Marsiglia) quando ho firmato con l’OM, per pregare. Sono molto credente.” Dal suo debutto come calciatore Bafé Gomis colleziona vittorie, frutto del suo talento, di un allenamento assiduo e – chissà – di una piccola spintarella venuta dall’Alto? “Ho fatto delle sciocchezze come tutti quelli che sono cresciuti nei quartieri sensibili. Sarebbe potuta finire male per me, nella malavita. Ho dei fratelli che ci sono caduti. È stata davvero la fede che mi ha fatto uscire da lì.”
Gomis non perde occasione per esprimere la sua fede: alla fine delle partite, sui social network, e in particolare su Twitter, dove ha recentemente pubblicato una foto della candela che ha messo sul suo armadietto negli spogliatoi: “L’ho sempre fatto. Questa candela, l’ho comprata a Nostra Signora della Guardia.”