A Chartres (Francia) viveva un chierico orgoglioso, che non pensava minimamente a resistere alle tentazioni e peccava ogni volta che ne aveva occasione, non preoccupandosi né di Pasqua né di Natale! Questo sfortunato, tuttavia, aveva un merito: un grande amore per Maria. Ogni volta che vedeva un’immagine della Vergine si inginocchiava e si batteva il petto, in lacrime, colmo di tenerezza e pentimento.
Il Diavolo, tuttavia, fece in modo che questo peccatore morisse senza aver avuto la possibilità di confessarsi o di parlare con un prete. Non ebbe occasione di pentirsi e il clero si rifiutò di dargli degna sepoltura. Lo seppellirono fuori le mura, in un fossato, come un miserabile ladrone.
La Dolce Signora, però, Colei che non dimentica mai i suoi figli, non si dimenticò del suo servitore. Il trentesimo giorno dopo l’evento apparve a un ecclesiastico della città e gli chiese perché avessero scelto di infliggere una punizione così vergognosa al suo amico. Poiché il sacerdote non comprendeva le parole della Vergine, Maria gli rivelò la devozione del defunto e il suo atteggiamento verso di Lei, e domandò espressamente al sacerdote che lo disseppellissero il giorno seguente per trasportarlo in un luogo degno! E così fu fatto. Tirarono fuori la bara e la aprirono:
Il corpo era intatto e dalla bocca del ladrone uscivano cinque boccioli di rosa.
Gautier de Coincy
I Miracoli della Vergine, Einaudi, Torino, 1999