(Mat. 21,22) ; « Tout ce que vous demanderez en mon nom, je le ferai » (Jean 14,13) ; « Ce que vous demanderez au Père, il vous le donnera en mon nom » (Jean 16,23). L’équipe de Marie de Nazareth
meditiamo questo messaggio della Vergine Maria a suor Josefa Menendez. " Figlia mia, vengo a dirti, nel nome di Gesù, la gloria che hai dato oggi al suo Cuore... Comprendilo bene, tutto ciò che Lui permette
grazie all’intercessione di Maria. Come ringraziamento, il giorno della cresima, aggiunse allora il nome di « Maria » à « Margherita ». « Andavo a lei con così tanta fiducia che mi sembrava di non avere [...] sentivo presa da un tenero amore. Se sono entrata alla Visitazione, è perché ero attirata dall’amorevole nome di Maria. Sentivo che era là che cercavo. » Religiosa, si ammalò e fu ancora la Vergine Maria a guarirla:
frequentemente in quel luogo per prepararvi il suo tempio. Ma essendo venuto a conoscenza che, secondo il nome di questa chiesa, chiamata Maria degli Angeli, i santi angeli vi si mostravano spesso, vi restò per
missionario, perché sappiamo compiere opere di carità nella nostra vita quotidiana e proclamare il nome di Gesù Cristo a tutti gli uomini di ogni tempo. (…) Noi crediamo che nostra Madre ami ogni persona
fatto un mondo per l’uomo felice ed è il Paradiso ; ma ne ha fatto un altro per lui, a cui ha dato il nome di Maria. » Questo mondo che si è riservato, ce l’ha offerto sulla Croce attraverso le mani e il cuore
al settimo giorno, il Shabbat. Nella tradizione ebraica il Shabbat è visto come una sposa, sotto il nome della “regina del Shabbat”. E’ l’anticamera del Regno Messianico, una specie di assaggio di quello
1 settembre 2018, la Vergine Maria parla a Edsol (1): « Cari figli, porto a tutti un messaggio nel nome del mio Divin Figlio. Dio ha atteso e avvertito, generazione dopo generazione, per vedere se i suoi
Padre: come le sono riconoscente! Lo dirò ai miei figli…» Il papa la guardò sorridendo: « Conosco il nome dei vostri figli…Il terzo si chiama Yan, come me…Quando sarete tornati a casa vostra, gli darete una
Patriarche d'Alexandrie en 412 qui proclama la maternité divine de la Vierge en la désignant par le nom de Théotokos, Mère de Dieu : « Salut, ô Marie, Mère de Dieu et toujours Vierge » « Avec quel plaisir [...] peut contenir, Mère et Vierge, par qui est appelé béni, dans les saints Evangiles, Celui qui vient au nom du Seigneur. Je Vous salue, Vous qui dans votre Sein virginal avez renfermé l'Immense, l'Incompréhensible