Il genocidio Tutsi in Ruanda nel 1994 non ha risparmiato Kibeho, la città della apparizioni mariane, dove 10.000 persone sono state uccise nella parrocchia locale. Il 28 novembre 2006 è stato inaugurato l'Anno Giubilare (25 anni), e in quell'occasione una dei tre veggenti di Kibeho, Nathalie Mukamazimpaka, ha ricordato:
“La Madonna mi ha insegnato a recitare il Rosario dei 7 Dolori perché ha detto che in Ruanda stava per scoppiare una tragedia. La Vergine ci ha chiesto di cambiare il nostro stile di vita, di amare i sacramenti, di fare penitenza, di pregare incessantemente recitando il Rosario dei 7 Dolori per la conversione dei cuori di coloro che si erano allontanati da Dio e di essere umili chiedendo il perdono e perdonando”.
Il vescovo Augustin Misago di Gikongoro (nel Ruanda occidentale) ha commentato: “Il perdono è un elemento centrale del messaggio evangelico... Senza perdono, non possiamo costruire una società basata sul Vangelo. Senza perdono non ci può essere una società sana, solo una società lacerata”.
Il vescovo Misago ha ricordato lo shock e la preoccupazione suscitate dalla storia dei veggenti: “Oggi possiamo dire con certezza che si è trattato di una profezia della tragedia del Ruanda, e ricordo che il 15 agosto 1982, nella festa dell'Assunzione, anziché vedere la Vergine piena di gioia, i veggenti hanno testimoniato visioni terribili e spaventose di cadaveri da cui uscivano abbondanti fiumi di sangue, lasciati senza sepoltura sulle colline, e nessuno sapeva cosa significassero quelle orribili visioni. Ora possiamo rileggere gli eventi e pensare che possano essere stati una visione di ciò che è accaduto in Ruanda, ma anche nella regione dei Grandi Laghi, in cui è stato versato tanto sangue, in Burundi, in Uganda e nella Repubblica Democratica del Congo”.
Il vescovo di Gikongoro ha aggiunto che il messaggio della Madonna a Kibeho riguarda tutta l'umanità. “Abbiamo bisogno di una conversione del cuore per raggiungere una maggiore giustizia. Viviamo in una situazione di squilibrio globale, in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. È una situazione vergognosa che ciascuno di noi deve valutare in base alla propria coscienza”.
Enciclopedia Mariana