30 marzo – Sabato Santo - Italia: Lucca, Madonna dei Miracoli (1588)

«Quel che il Figlio fece per sua Madre in quel santo giorno che precedette l’aurora»

Shutterstock/pon piriya
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«Maria,

Il Tuo Sabato Santo come pensarlo se non in un silenzio perfetto? Una volta che la tomba è stata chiusa, san Giovanni ti ha portata nella casa dove lui stesso aveva trovato ospitalità a Gerusalemme. Forse è tutto accaduto in silenzio.

Il rispetto davanti alla Tua sofferenza ha dovuto ammutolirli tutti. Hai fatto solo comprendere loro che volevi rimanere sola. Certo che era impossibile andare al Shabbat come al solito e alla festa nel Tempio tra le persone che L’avevano crocifisso e che Ti avrebbero mostrata a dito.

 

L’unico conforto era stare sola. Era necessario che le lacrime trovassero il loro cammino. Se il Signore aveva pianto sulla morte di Lazzaro, non dovevi piangere anche Tu dopo tutto quel che era successo ?

Tutta la sua vita, che era la Tua vita, è apparsa ancora una volta davanti alla tua anima; tutte le allusioni sulla sofferenza, tutti gli annunci dei profeti. E con ciò anche l’annuncio della Risurrezione.

Quel che il Salvatore spiegava ai discepoli sul cammino di Emmaus, Te lo sei detto Te stessa: non bisognava che il Cristo soffrisse tutto quello per entrare nella Sua gloria? Così, la Tua sofferenza muta in azione di grazia per il «Consummatum est» e in silenziosa attesa, con fede, dal mattino di Pasqua: il terzo giorno Egli risusciterà.

Non posso pensarlo se non in Tua presenza.

Quel che il Figlio fece per sua Madre in quel giorno santo che precedette l’aurora della Risurrezione, è possibile solo intuirlo…

Prima dell’alba l’angelo dell’Annunciazione non Ti ha guidata senza rumore dalla casa dei Tuoi ospiti e ti ha condotta fino alla tomba? Una volta alla tomba l’Alleluia non risuonava sulla bocca degli angeli come il Gloria nella campagna di Betlemme? Nell’aurora rosseggiante, non ha camminato fuori dalla tomba avvolto nella luce risplendente nel giardino in fiore come al paradiso?

Nessuno di noi ha riferito questo incontro. Nessun occhio umano ha visto, nessun orecchio l’ha sentito, nessun cuore umano ha sentito quel che il Signore preparava a sua Madre che lo amava più di tutto quel che si potrebbe mai concepire.»

Santa Edith Stein

Enciclopedia Mariana

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