Tra I più grandi scrittori mariani del XX secolo sulla Vergine Maria c’è una convertita dall’ebraismo,cosa abbastanza inattesa. Nata Raïssa Oumansoff, nell’impero russo, emigra in Francia con la famiglia ed intraprende studi alla Sorbona.
Disperata per la vacuità del materialismo, la sua ricerca appassionata della verità la conduce alla Chiesa cattolica. La sua conversione, e quella del marito, Jacques Maritain, annuncia una rinascita del pensiero cristiano nel XX secolo. Gli scritti di Raïssa, impregnati di grazia poetica e profonda perspicacia teologica, rivelano un’ anima ardentemente devota alla Vergine Maria.
Raïssa si è convertita con fatica alla devozione mariana. Una volta,in un episodio di malattia precedente la sua conversione, Raïssa ricevette la visita di Jeanne Bloy, sposa dello scrittore francese Léon Bloy, che le mise una medaglia miracolosa al collo. Raïssa si disse dapprima un po’ offesa da questa imposizione. Ma, disse, "in un istante, e senza davvero rendermi conto di ciò che facevo,mi sono appellata con fiducia alla santa Vergine, poi sono caduta in un sonno dolce e ristoratore".
Raïssa si è rapidamente e molto avvicinata alla Vergine Maria. Descrivendo una giornata di grande consolazione nella preghiera ,scrive : "Sono stata presa da un sentimento di familiarità con Dio, con Gesù, con Maria. Piangevo ed esultavo. C'era come una fonte perpetua di gioia, di dolcezza, di felice certezza che zampillava in me - è durato a lungo –e non ne è scomparso il ricordo.
Padre Patrick Briscoe, 30 aprile 2024