Dei religiosi e delle religiose parlano della qualità speciale della "spiritualità di Medjugorje" dopo le apparizioni della Vergine Maria, Madre di Gesù, iniziate nei pressi di questo villaggio della Bosnia-Erzegovina, nei Balcani, nel giugno 1981. Estratti di queste testimonianze:
"Medjugorje è di grande importanza per la vita della Chiesa qui", dice il francescano padre Svetozar Kraljević nella città bosniaca di Mostar. "Questo luogo è molto importante per i cattolici sotto molti aspetti. Qui c'è una scintilla di quello che potrebbe essere descritto come il desiderio dell'essere umano di realizzare i propri sogni".
Suor Janja Boras, 75 anni, insegnante presso la scuola San Francesco di Cristo Re, di Mostar, parla delle molteplici dimensioni dell'esperienza di Medjugorje. Secondo lei, i pellegrinaggi a Medjugorje sono in gran parte segnati da "miracoli più spirituali che fisici", essendo il sito un luogo di riconciliazione sacramentale e di rinnovamento per i molti pellegrini.
Suor Ljilja Pehar, anch'essa della scuola delle Suore di San Francesco di Cristo Re, spiega che i legami tra spiritualità, digiuno, preghiera e silenzio (auspicati a Medjugorje) sono tutti tenuti nella coscienza: "la pienezza della gioia può essere data solo da Dio". Suor Janja, da parte sua, afferma che la sua stessa vocazione è stata approfondita dalle esperienze a Medjugorje: " Sebbene io sia cristiana e religiosa, sono stata trasformata, pronta a dare la mia vita a Cristo", dice. Dice di sentirlo più pienamente oggi che prima dell'inizio delle apparizioni nel 1981.
I sei giovani veggenti - due ragazzi e quattro ragazze - raccontano che la Vergine Maria si è presentata come "la Regina della Pace" e che è venuta a testimoniare "l'esistenza di Dio". Un balsamo per i cattolici che hanno sofferto tanto sotto il regime comunista.
Suor Janja ha trascorso 14 anni a Medjugorje e testimonia: "Sento che nella mia anima, nel mio corpo e nel mio spirito, tutto il mio essere è ancora lì. Ho lasciato Medjugorje, ma Medjugorje non mi ha mai lasciato". Ha sperimentato la potenza di questo santuario - e di Maria - e ricorda le guerre degli anni '90 in Bosnia e nei Paesi vicini, nonché i pianti e gli appelli della Vergine Maria, che "ci pregava di aiutarla a combattere il male che era all'opera in queste guerre".
"Satana non è mai in pace", dice. D'altra parte, "la Madonna vincerà, perché è la Sposa dello Spirito Santo".