29 Gennaio – Italia: Madonna dei Cappuccini (1630)

Monsignor Van Thuân visse una profonda esperienza mistica con Maria

CC BY 4.0/tgpsaigon.net
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>Il venerabile François-Xavier Nguyên Van Thuân (1928-2002) offre a tutta la Chiesa una magnifica spiritualità, frutto della sua profonda esperienza mistica vissuta in prigione. Arrestato il 15 agosto 1975, è rimasto 13 anni in prigione, 9 dei quali in isolamento, fino alla liberazione avvenuta il 21 novembre 1988. Per lui, le due feste dell’Assunzione e della Presentazione di Maria assumono un significato importante in grado di illuminare quel periodo così drammatico della sua vita. Infatti, Van Thuân ha vissuto una profonda esperienza mistica con Maria al centro della quale si colloca l’eucaristia in tutte le sue dimensioni di sacrificio, esperienza reale, comunione e adorazione.

François-Xavier Nguyen Van Thuan nasce il 27 aprile del 1928 a Hué da una famiglia cattolica che svolge un ruolo importante nell’indipendenza vietnamita. È ordinato sacerdote nel giugno del 1953 e poco dopo guarisce miracolosamente da una grave tubercolosi che non gli lasciava scampo e che, se fosse sopravvissuto, lo avrebbe reso invalido a vita.

Durante un pellegrinaggio a Lourdes ha il presentimento di dover affrontare delle grandi prove, anzi il martirio come molti dei suoi antenati, e lo accetta. Il Vaticano lo nota e lo nomina vescovo di Nha Trang nel 1967. Le sue grandi capacità organizzative attireranno l’attenzione dei comunisti, che egli sa saranno inevitabilmente i vincitori.

Nell’aprile del 1975, dopo il crollo del Vietnam del Sud, papa Paolo VI lo nomina coadiutore dell’arcivescovo di Saigon, scelta che il potere giudica inaccettabile e che il 15 agosto porterà al suo arresto. Seguono dodici anni di prigionia durante i quali Monsignor Van Thuan è trasferito da una prigione all’altra, da un campo all’altro, è sottoposto a isolamento talvolta totale e a privazioni sensoriali paragonabili alla tortura. Drogato, resiste sostenuto dalla fede e dalle locuzioni di Cristo che gli indicano la strada da seguire per fare di quell’incubo una grazia per la Chiesa e se stesso.

Il 21 novembre 1988, all’improvviso, Monsignor Thuan è condotto dal ministro degli Interni che, con grande stupore dell’entourage, ordina la sua immediata scarcerazione. È intimamente convinto che la sua liberazione sia dovuta alla Madonna che gli darà la prova del suo intervento. Ciononostante, rimane sotto sorveglianza e Giovanni Paolo II, inquieto per la vita del suo vescovo, lo chiama a Roma e lo nomina prima vice presidente, poi presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Creato cardinale nel 2001, muore di cancro a Roma il 16 settembre 2002. Oggi è dichiarato venerabile.

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