20 dicembre – Francia : Madonna del Folgoet

Un giglio sul quale si leggevano queste parole in lettere d'oro: "ave Maria"

© Unsplash/Serafima Lazarenko
© Unsplash/Serafima Lazarenko

Verso la metà del XIV  secolo  viveva in una radura un uomo di nome Salaün. Gli abitanti lo chiamavano familiarmente “Il folle del Bosco”. Considerato come  un "innocent e", Salaün mendicava il pane di fattoria  in  fattoria , ripetendo instancabilmente: "Ave Maria! Salaün mangerebbe volentieri un pezzo  di pane!". 

La sua morte, verso il 1358 (a 48 anni ), lasciò la gente indifferente. Fu sepolto nel villaggio  di Lannuchen, presso il maniero di Kergoff. Ancor oggi si può vedere il calvario inquadrato dalle quattro pietre ovali che  provengono dalla sua tomba. 

Ma poco dopo la sua morte, si vide sulla sua tomba, presso la quercia dove si dondolava e la fontana dove intingeva il pane, un giglio, su cui si leggeva, scritto in oro, "Ave Maria". 

Aperta la tomba, si costatò che il giglio aveva radice nella bocca del defunto. Il miracolo attirò rapidamente le folle e si volle costruire una cappella sulla tomba de "l'innocente".

Nel 1419, Mons. De la Rue, vescovo  di Leon (Bretagna, Francia), benedisse il santuario  che  fu eretto in  Collegiale da Giovanni V nel 1423.

Squadra Maria di Nazareth

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