Dopo il messaggio liberatore dell’angelo a Giuseppe, quest’ultimo è dovuto correre a bussare alla porte di Maria, col cuore che batteva ; nell’intenso silenzioso scambio dei loro sguardi, Maria ha immediatamente capito che Giuseppe sapeva, finalmente ! Giuseppe ha potuto dire a Maria la sua sofferenza, la sua gioia ; gli ha probabilmente chiesto anche scusa di aver potuto dubitare di lei anche solo per un secondo.
Maria ha potuto confidare a Giuseppe il suo doloroso combattimento in tutto quel tempo in cui lei lo vedeva soffrire e non poteva dirgli nulla, in cui non ha cessato neanche lei di pregare, per attraversare questa prova, in cui cercava di nascondere per quanto possibile la sua maternità), ogni giorno piu’ visibile, alla sua cerchia.
Maria e Giuseppe parlano del segreto che li unisce, sulle loro braccia che porteranno presto il Salvatore, questo bambino che sarà il loro figlio e che li chiamerà mamma e papà…Che emozione, che divina profondità in questo scambio di Maria e Giuseppe in quest’ora benedetta in cui il Signore manda agli sposi la sovrabbondanza della sua consolazione, della sua pace e della sua gioia. Le scritture non dicono niente dei canti di azione di grazia che si sono per molto tempo elevati dai loro cuori uniti, che sono sicuramente scaturiti con forza.
Giuseppe intravede la sua nuova missione : essere agli occhi del mondo il padre (presunto) del bambino che Maria porta. (Era cosi’ facile?) E si sforza per organizzare velocemente il pasto festivo che precede il momento in cui, dopo aver dichiarato a Maria davanti agli amici riuniti “tu sei la mia sposa secondo la legge di Mosè”, “prenderà Maria presso di sè”, secondo momento della celebrazione del matrimonio secondo la tradizione ebraica.
In che mese di gravidanza era Maria ? Intorno al sesto ? In ogni caso, a causa del mancato rispetto del termine dei 9-12 mesi che separano le due parti del matrimonio, possiamo senza difficoltà immaginare i chiacchiericci. Era cosi’ facile per Maria e Giuseppe sopportare in silenzio queste calunnie che andavano a toccare l’intimità del loro dono totale al Signore ? Questo ha forse alimentato le dicerie negative su Nazareth : “Cosa puo’ dunque venire di buono da Nazareth?”.
Jacques de la Bastide
Estratto da: Regard sur les épreuves de Marie et de Joseph durant les 24 premiers mois où ils se sont connus