Se Maria è più citata nel libro dell’islam che nelle Scritture cristiane, il suo ruolo vi è molto più limitato. Per i musulmani, non è altro che la Madre di Gesù-profeta. Il Corano non s’esprime sui motivi che hanno portato Dio ad elevare questa creature sopra tutte le altre. E non c’è da interrogarsi sull’assenza di curiosità dei dottori musulmani che « non hanno ricercato le ragioni per le quali Maria era stata così colmata di grazie e di favori da parte dell’ Altissimo » ?
I cristiani sono oggi invitati a mettere la loro speranza nella misteriosa preservazione coranica della Santa Vergine ; a considerare che Maria è anche la Madre dei musulmani, come hanno suggerito per anticipazione i promotori della basilica di Algeri (consacrata nel 1872 dal cardinal Lavigerie), ponendo sopra l’entrata del coro questa delicata invocazione : « Madonna d’Africa, prega per noi e per i musulmani » ; a intercedere perché infine i figli dell’islam penetrino il mistero di Maria ed attraverso la Vergine, conosciuta in pienezza, scoprano la verità di Gesù Cristo.
Per p. Abdeljalil, malgrado tratti equivoci, la Maria del Corano « costituisce una sorta di preparazione interiore alla verità totale e pura, a condizione che questa sia non solamente dimostrata nei libri, ma sopratutto mostrata nelle vite », nella vita di ogni cristiano.
L’autore conclude con queste raccomandazioni : « Uno sforzo eroico di testimonianza viva da parte dei cristiani “operanti la verità nella carità è necessario ancor oggi più che mai. Il mistero mariano che, per eccellenza, dev’’ esser vissuto presso i musulmani è quello della Visitazione. » Allora, perché non dedicare la recita di questo mistero alla conversione dei musulmani ? Vale a dire, come un tempo Maria portò fisicamente Gesù a sua cugine Elisabetta, noi possiamo oggi portarlo misticamente ai musulmani.