27 luglio - Canonizzazione di Caterina Labouré da parte di Pio XII davanti a 10.000 Figlie di Maria vestite di bianco (1947)

"La mistica di Caterina era la semplicità"

CC BY-SA 4.0/Joseolgon.
CC BY-SA 4.0/Joseolgon.

Cosa c'è di ammirevole in Caterina Labouré (1806-1876), la veggente di rue du Bac (Parigi), piccola suora dei poveri, si potrebbe dire, sono le apparizioni, con il loro prestigio e i loro frutti? Non è forse ancora di più il servizio dei poveri: "i nostri padroni", come disse Caterina secondo il suo santo fondatore monsieur Vincent?

Ella seppe incontrarli nella loro stessa povertà. Riparava i loro abiti e i propri nella stessa misura: un lavoro accurato, che andava di pari passo con una pulizia impeccabile, secondo i testimoni.... Non aveva complessi. Osava parlare di Dio a coloro che aiutava. Dare Dio e dare il pane, dare Nostro Signore e dare il proprio affetto a chi soffre, vanno insieme, vengono dallo stesso cuore.

Come Bernadette, ella deludeva coloro che avrebbero voluto una visionaria più mistica. La "mistica" di Caterina era la semplicità, secondo il Vangelo, era la trasparenza.

In lei, all'alba del XIX secolo, lo Spirito Santo cominciava a formare, per i tempi nuovi, un nuovo tipo di santità, riscoperta alle fonti del Vangelo: una santità senza successi o trionfi umani.

 

René Laurentin: Vita di Catherine Labouré

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Enciclopedia Mariana 

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