L'origine apostolica della consacrazione a Maria

Ho sempre sentito parlare del termine consacrazione in riferimento ad una cosa materiale, come il pane e il vino portati all’offertorio della messa, consacrata a Dio. La fede cattolica non dovrebbe radicarsi nelle Scritture e nella Tradizione? Non trovavo alcun riferimento alla pratica della consacrazione a Maria nelle Scritture o negli scritti dei primi secoli della Chiesa. (…)

È stato allora che l’esempio e l’insegnamento di papa Giovanni Paolo II mi hanno aperto gli occhi. Era innegabile la sua grande devozione a Cristo, così come il suo amore per la Santa Madre. Sapevo che non mi avrebbe tratto in errore, anche quando ho scoperto che il suo motto papale « Totus Tuus » proveniva dalle parole del celebre testo di San Louis-Marie Grignion de Montfort sulla consacrazione a Maria (Traité de la vraie dévotion à la Sainte Vierge Marie). Ero curioso di scoprire il pensiero del papa. 

Giovanni Paolo II ha ammesso che «il trattato di Montfort può essere sconcertante, dato lo stile piuttosto fiorito e barocco, ma le verità teologiche essenziali in esso contenute sono innegabili.» Il papa ha ugualmente usato i termini «confidarsi» o «abbandonarsi» quali sinonimi di «consacrarsi», associando così la pratica di affidarci alle cure materne di Maria con l’affidamento di Giovanni a Maria, operato da Cristo, ai piedi della Croce.

Ciò che non vedevo nella mia ingenuità era che quando gli autori spirituali come Montfort parlano di essere «consacrati» a Maria si esprimono per analogia.

Sul piano teologico, l’uomo non può consacrarsi a nessun altri che a Dio. Quando compiamo un atto di consacrazione «mariano», ci affidiamo al suo cuore e alla sua intercessione materna e, uniti a lei, rinnoviamo e approfondiamo intenzionalmente la nostra consacrazione battesimale a Gesù. È Gesù,  non Maria, lo scopo della nostra consacrazione.

Il papa ci spiega come l’insegnamento del Padre di Montfort gli abbia illustrato che «Maria ci avvicina a Cristo, a lui ci conduce, a condizione che viviamo il suo mistero in Cristo.»

Shane Kapler, autore cattolico americano

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