1 luglio - Chiesa armena: trasferimento del velo di Maria

"Ecco il corpo di Sant'Anna, madre di Santa Maria Madre di Dio!

CC0/wikimedia.
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Secondo la Tradizione, si sa che Lazzaro, Marta e Maria di Betania, gli amici di Gesù, dovettero fuggire dalla Palestina via mare e si rifugiarono sulla costa gallica, in Provenza (Francia), probabilmente almeno un decennio dopo la Passione e la Risurrezione di Cristo Gesù. Con loro sulla barca c'erano, tra gli altri, Maria Salomè e Maria Cleofa, nipoti di Sant'Anna, madre della Vergine Maria, oltre alle spoglie della stessa Sant'Anna.

Le reliquie di Sant'Anna furono poi affidate a una delle prime comunità cristiane di Apt, oggi comune della regione di Vaucluse, in Provenza. Qui furono venerate fino alla fine del II secolo, prima di essere nascoste dietro un muro nella cripta più profonda della Cattedrale di Apt, per proteggerle dalle invasioni barbariche e conservarle in un nascondiglio impercettibile. Ahimè, i temuti pericoli arrivarono: Apt fu devastata dagli invasori e le reliquie di Sant'Anna non furono più ricordate fino al regno di Carlo Magno, imperatore d'Occidente (+814).

Nella primavera del 792, probabilmente la domenica di Pasqua, quando l'imperatore aveva appena pacificato la Provenza scacciando i musulmani nei pressi di Montmajour e stava passando per la città di Apt per assistere alla messa, si verificò un evento straordinario.

Il giovane Jean, figlio unico di un nobile locale, il barone di Caseneuve, era cieco e sordo e muto dalla nascita. All'epoca aveva 14 anni ed era considerato un ritardato mentale. Tuttavia, il padre lo porta a messa ogni domenica. In questa occasione solenne, onorata dalla presenza dell'imperatore Carlo, Jean de Caseneuve, solitamente molto saggio, si comporta improvvisamente in modo strano. Lui che è cieco sembra fissare intensamente un interlocutore invisibile che ascolta sorridendo. Poi inizia a sbattere furiosamente sui gradini che portano all'altare maggiore, gridando rauco e fingendo di grattare e scavare. La scorta imperiale cerca invano di far tacere lo storpio, che si agita sempre più. L'imperatore ordinò allora di ascoltare il sempliciotto e di scavare il terreno nel punto da lui indicato.

Una volta fatto ciò, fu scoperta una porta e dietro di essa la cripta murata. Entrano allora  seguendo Jean de Caseneuve che, cieco com'era, era sorprendentemente sicuro della sua strada. Alla fine del passaggio sotterraneo, si accende una luce straordinaria e Jean, raggiante e trasfigurato, grida con voce chiara: "Ecco il corpo di Sant'Anna, madre della santissima Vergine Maria Madre di Dio! Il cieco vide, il sordo udì e il muto parlò!

La nicchia viene aperta e, quando la lampada miracolosa che ha brillato a lungo al suo interno si spegne, si sprigiona un profumo incantevole. All'interno si trova un reliquiario che porta il nome di Anna.

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