Trovavasi il Comm. Barone Cotta, banchiere di questa città di Torino, Senatore del Regno, quasi morente nel suo letto, quando si presenta a lui don Bosco: il Direttore dell'Oratorio di san Francesco di Sales.
L'ammalato, dato per disperato dai medici, con un sottilissimo filo di voce e tentennando il capo gli disse: ancora pochi minuti, poi bisogna partire per l'eternità. Oh no, Commendatore, rispose il Sacerdote, la Madonna ha ancora bisogno di lei in questo mondo. Mi è necessario ch'ella viva per aiutarmi nella costruzione della sua chiesa. Ben volentieri lo farei, ma ormai sono agli estremi: non c'è più speranza. E che cosa farebbe se Maria Ausiliatrice le ottenesse la grazia di guarire? E il Barone Cotta, colpito a quella interrogazione fattagli con volto ilare e sereno, se guarisco, disse, prometto di pagare per sei mesi due mila franchi al mese per la chiesa di Valdocco. Ebbene io ritorno all'Oratorio e vi farò far tante preghiere a Maria Ausiliatrice, che spero ella otterrà la grazia di guarire.
Tre giorni dopo, mentre il Direttore dell'Oratorio trovavasi nella sua camera, gli si annunzia la visita di un Signore. Viene introdotto: era il sig. Comma Cotta, che guarito contro l'aspettazione di tutti e con somma maraviglia della famiglia e dei conoscenti, veniva a soddisfare la prima rata della sua promessa. E sempre finché visse conservò gratitudine alla gran Madre di Dio per quel segnalato favore ottenuto, e contribui non poco ai lavori della Chiesa."
(da MARIA AUSILIATRICE COL RACCONTO DI ALCUNE GRAZIE OTTENUTE NEL PRIMO SETTENNIO dalla Consacrazione della Chiesa a Lei dedicata IN TORINO per cura del sacerdote GIOVANNI BOSCO, 1875.)