3 gennaio – 1944: Il vescovo di Fatima chiede a suor Lucia di scrivere il terzo segreto di Fatima

La storia del segreto di Fatima non è conclusa

La storia del segreto di Fatima (Portogallo) ha inizio il 13 luglio 1917, data in cui fu rivelato dalla Vergine ai tre veggenti. Se Lucia non nascose il fatto di aver ricevuto un segreto, nessuno dei tre bambini svelò il minimo particolare, neanche quando Artur de Olivera Santos, amministratore del cantone di Vila Nova de Ourem, li minacciò di friggerli in un calderone di olio bollente.

Dopo la morte di Francesco, il 4 aprile 1919, e poi di Giacinta, il 20 febbraio 1920, Lucia era l’unica rimasta a conoscerlo e a poterlo svelare.

Dal 1925, per autorizzazione celeste, iniziò a svelarne alcuni elementi, specialmente la comunione riparatrice del primo sabato del mese e la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Né la commissione d’inchiesta né i suoi confessori dell’epoca, però, vollero saperne di più rispetto a quanto Lucia spontaneamente rivelò loro.

Tra il 1935 e il 1941, dietro richiesta di Monsignor da Silva, suor Lucia scrisse quattro diari. Nei primi due è molto elusiva a riguardo e ne presenta solo alcuni particolari: l’inferno, il Santo Padre, ecc. ma senza collegarli al segreto. Sarà solo con il terzo, scritto dell’agosto del 1941 che per la prima volta rivelerà una parte importante del segreto, due punti su tre: la visione dell’inferno e la devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Un mese più tardi, molto colpito dal contenuto del diario, Monsignor da Silva le chiese un resoconto completo delle apparizioni. Lucia allora gli inviò il quarto quaderno nel quale si trova anche il segreto del 13 luglio, sempre decurtato della terza parte. Rispetto alla redazione precedente, Lucia aggiunse solo qualche parola in più: "In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc. Non ditelo a nessuno. A Francesco sì, potete dirlo."

 

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