27 febbraio – Italia: Madonna della Strada (1617) – Francia : 10a apparizione di Lourdes (1858) – Beata Maria di Gesù (Marie Deluil-Martiny), fondatrice della Congregazione delle Figlie del Cuore di Gesù (+ 1884)

La Quaresima, chiave dei messaggi di Lourdes

© Ideefixe, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.
© Ideefixe, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Studiando la ripartizione delle apparizioni di Lourdes, si osserva che esse sono ordinate sapientemente nei 40 giorni di Quaresima.

Delle 18 apparizioni, 14 si svolgono in questo periodo liturgico che ne costituisce la colonna vertebrale. Questa centralità è rinforzata dalla disposizione delle quattro apparizioni restanti che «inquadrano» il periodo; due hanno luogo prima e due dopo.

Un altro segno dell’importanza decisiva di questo periodo è il fatto che Maria parla per la prima volta a Bernardette durante l’apparizione che segue il mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, chiedendole: «Potete avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?»

Due interruzioni sospenderanno le 13 apparizioni seguente suddividendole, così, in tre serie.

In seguito, passeranno tre settimane prima della quattordicesima e ultima di Quaresima, quella in cui Maria si presenta pronunciando, il giorno stesso della festa dell’Annunciazione, la frase chiave delle sue visite a Lourdes: «Sono l’Immacolata Concezione».

Durante le 13 apparizioni, la prima parte della Quaresima Maria invita alla preghiera per i peccatori, chiede la loro conversione e insiste sulla penitenza, sia del corpo sia dello spirito.

Al settimo incontro, centrale di questa serie, Bernadette si umilia ubbidendo alle istruzioni della Madre di Dio ed esegue quei gesti apparentemente assurdi e ripugnanti quali baciare la terra, trascinarsi in ginocchio, sporcarsi il viso con il fango, lavarsi alla fonte, mangiare l’erba che cresce alla grotta (l’erba milza), cercando di bere l’acqua fangosa che zampilla dal terreno dopo aver scavato, quella che diventerà la celebre fonte miracolosa.

Le persone presenti sono sgomente, molti prendono la pastorella per pazza, un discredito che infierisce nel contesto di svalutazione sociale della famiglia Soubirous.

Il fatto di mangiare l’erba evoca alcuni comportamenti animali messi in atto per purgarsi. Un gesto questo, come la presenza dell’acqua, che rinvia ai rituali di purificazione tradizionali e acquistano senso nel periodo di Quaresima, un tempo di digiuno e di santificazione che precede la Pasqua e la cui austerità nutre la coscienza del peccato.

Patrick Sandrin

Tratto da À ciel ouvert, EDB, Nouan 2013, pagg. 115-116

Enciclopedia Mariana

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