Certamente il destino di Maria fu eccezionale. La Madre del Messia non poteva che essere unica; la Madre del Figlio di Dio non poteva che essere una donna intensamente amata, eternamente scelta, amorevolmente preparata.
Ma quello era compito solo di Dio, era la scia lasciata dagli uomini sulla terra per disegno di Dio. Ciò che Gesù aveva a cuore riguardo a sua Madre era di mettere in luce non tanto l'incredibile natura del suo destino, quanto la qualità della sua risposta a Dio. Maria ha portato e nutrito Gesù: in questo non può essere imitata, e la sua beatitudine non può essere condivisa. Ma ciò che è quotidiano e imitabile nell'atteggiamento di Maria è ciò che Gesù vuole conservare per universalizzarlo: «Beati, felici tutti coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano. »
È un altro ritratto della Madre, ma è quello che Gesù preferisce, perché di fronte a questo atteggiamento della Serva del Signore che ripercorre le parole di Dio nel suo cuore fino al loro compimento, ogni figlio, ogni figlia di Dio può dire a se stesso: “Posso essere come lei, sarò come lei”; e questa icona, quella che Gesù aveva negli occhi e nel cuore, conserva una somiglianza di famiglia con tutti noi.
Jean Lévêque, o.c.d.
Magnificat, 14 ottobre 2023