Dal tempo che avevo preso ad incontrare persone trasformate dal passaggio a Medjugorje (1), avevo un grand desiderio d’andarci. Ero probabilmente interessato all’aspetto sensazionale delle numerose testimonianze, ma la motivazione più profonda era che Non volevo mancare un appuntamento con Maria, se lei veniva effettivamente a visitarci oggi, in capo al mondo.
In termini di miracoli e di sensazionale, niente di che: sono ripartito coi piccoli problemi di salute che avevo all’arrivo (operati con successo in seguito). In compenso, sono stato invitato a essere il testimone di belle trasformazioni altrui. Lingue che si snodano, volti che si rasserenano, sorrisi. Perché volere di più, quando il mio spirito cartesiano finisce sempre per denigrare, con evidente malafede, i segni grandi e manifesti che ha pur ricevuto !
Così, il mio vivo ricordo di Medjugorje è sopratutto lo spirito incredibilmente fraterno stabilitosi tra noi, pellegrini del vagone cuccette. Padre Francisco e I suoi discorsi, tanto ben costruiti quanto amichevoli, ne ha merito. Di fatto, ognuno è “stato al gioco”, rivelandosi agli altri con la maggior verità possibile. Ho visto la Chiesa in cammino, costituita di giovani e meno giovani, con le loro debolezze e ferite.
Mi piace vedere il desiderio di servire e condividere, dialogare e realizzare grandi progetti a gloria di Dio. e ho visto la speranza distribuita senza risparmio; con tutto ciò, non sono nemmeno sicuro d’ esser cambiato: la sola delle cinque pietre (2) che mi dia gioia senza dubbi è l’eucaristia. Per il resto, un atteggiamento di confidenza e di coraggio è un prerequisito necessario.
Testimonianza di J - M - www.clubmedj.com
(1) Vedere le apparizioni mariane a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina, dal 1981.
(2) Rosario detto col cuore , eucaristia, Bibbia, digiuno, confessione mensile.