Il rosario ci riunisce come una sola e grande armata guidata dal Papa

Recitiamo il rosario in famiglia da quando mia figlia Cécilia ha 9 anni. All’epoca ero caporedattore del National Catholic Register(1) e mia figlia un giorno mi aveva detto: « Papà, nel tuo giornale parli sempre di quanto sia importante recitare il rosario eppure a casa non lo facciamo mai! » Ahi…!

Da quel momento, lo recitiamo quotidianamente. È stata una delle migliori decisioni che abbia preso. Negli anni, abbiamo notato che recitare il rosario in famiglia rinsaldava il legame. E anche quando lo recitavamo solo parzialmente e velocemente, con noia o distrazione, eravamo sempre riconoscenti per aver condiviso quell’istante.

Perché? San Giovanni Paolo II risponde a questa domanda nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae: « Pregare col Rosario per i figli, e ancor più con i figli, educandoli fin dai teneri anni a questo momento giornaliero di "sosta orante" della famiglia(…) è un aiuto spirituale da non sottovalutare. »

Questa iniziativa permette di calmare l’inquietudine di casa e di concentrarsi su Dio invece che su di sé. I benefici di questa preghiera familiare sono sia psicologici sia emotivi, ma ne esistono anche di altro tipo.

Quando era vescovo, papa Francesco si era unito ad un gruppo che pregava il rosario con san Giovanni Paolo II: « Pregava con i fedeli. Appartenevamo tutti a Dio. Il nostro rappresentate ci guidava. Sentivo che quest’uomo, scelto per essere in capo alla Chiesa, seguiva un cammino che gli era destinato dall’infanzia. Capii allora l’importanza di Maria nella vita del Papa. La Santa Madre era presente al suo fianco in ogni istante e non smetteva mai di amarla. Da quel giorno, ho iniziato a recitare i quindici misteri del rosario ogni giorno. »

Il rosario ci riunisce attorno a Gesù e Maria e a tutti i credenti del mondo, come se fossimo una sola e grande armata guidata dal Papa.

Tom Hoopes - publié le 28/03/17 - aleteia.org

(1) Giornale cattolico canadese