11 ottobre – Maternità della Beata Vergine

I frutti del Rosario (II).

Ad ogni mistero corrisponde un frutto spirituale, che papa Giovanni Paolo II chiama “frutto di santità”.

Continuiamo la propagazione dei frutti dei misteri del Rosario pubblicata nella nostra edizione del 9 ottobre:

Frutti dei misteri dolorosi:

1° Mistero: L'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi (Mt 26,36-50; Mc 14,32-46; Lc 22,39-48; Gv 18,1-8): contrizione (rimpianto per i nostri peccati); 2° Mistero: La Flagellazione di Gesù (Mt 27,26; Mc 15,15; Gv 19,1): la mortificazione dei nostri sensi e del nostro corpo; 3° Mistero: L'incoronazione di spine (Mt 27,27-301; Mc 15,16-20; Gv 18,37; Gv 19,2-15): la mortificazione dei nostri pensieri e del nostro spirito; 4° Mistero: La Portata della Croce (Mt 27,31-33; Mc 15,20-22; Lc 23,26-32; Gv 19,16-17): pazienza nelle prove; 5° Mistero: La crocifissione e la morte di Gesù sulla croce (Mt 27,34-61; Mc 15,23-47; Lc 23,33-56; Gv 19,18-42): un amore più grande per Gesù, morto per salvarci.

Frutti dei misteri gloriosi

1° Mistero: La risurrezione di Gesù (Mt 28,1-15; Mc 16,1-18; Lc 24,1-12; Gv 20,1-28): la fede; 2° Mistero: L'Ascensione di Gesù al cielo (Lc 24,39-53; Mc 16,19-20; At 1,6-9): la speranza e il desiderio del Cielo; 3° Mistero: L'effusione dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste (At 1,14 – 2,47): la discesa dello Spirito Santo nelle nostre anime; 4° Mistero: La Dormizione e l'Assunzione di Maria al cielo (2 Re 2,11; Tradizione; LG 59): la grazia di una buona morte; 5° Mistero: l'Incoronazione di Maria al cielo (Ap 12,1; Tradizione; LG 59 e 68): maggiore devozione alla Vergine Maria.

La contemplazione e la meditazione sui misteri della vita di Cristo, recitata nella cornice del Rosario, sono quindi un cammino di conversione della mente e del cuore.

Conclusione di San Luigi Maria de Montfort:

“Fate attenzione, per favore, a non considerare volgare o, come fanno molti studiosi orgogliosi, questa pratica come meschina e di poca importanza; invece è veramente grandiosa, sublime e divina. È il cielo che ce l'ha data, e l'ha data per convertire i peccatori più incalliti e gli eretici più ostinati. Dio ha attribuito a questa devozione la grazia in questa vita e la gloria nell'altra. I santi l'hanno praticata e i sovrani pontefici l'hanno autorizzata".

Isabelle Rolland

Dal libretto Il Rosario dono del Cielo e via verso la santità

 

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