Il 2 giugno 1972 parto da un momento all'altro col mio amico Rèjean per la California. Spero di incontrare dei Jesus People che ho visto in un servizio alla televisione su San Francisco. Arrivati negli Stati Uniti veniamo riportati dalla polizia in Quebec. Arriviamo la sera a Drummondville in una comunità di giovani: Gli apostoli di Gesù grazie a Maria.
C’ invitano alla preghiera prima di dormire. Dopo qualche canto religioso recitiamo tre Ave Maria. Alla prima sorrido. Alla seconda prego. Alla terza piango. Il resto appartiene allo Spirito Santo. Dei giovani continuano a parlarci di Dio e rispondono alle mie domande. Il suo amore mi brucia dentro, fuoco Divino che si diffonde fino alle mie ultime difese. Vacillo nella festa di un Dio che prende in me la sua gioia come con il figliol prodigo. Tre Ave Maria sono state sufficienti per vincere le mie resistenze, per celebrare il mio ritrovarmi col Figlio e con Sua Madre. La diga delle lacrime cede sotto il peso della Grazia. Non cerco di nascondermi, di fuggire, o di comprendere cosa mi sta succedendo. Non dico niente, lascio che mi dicano, mi raggiungano, mi invadono di amore infiammato, implacabile, invincibile. " Signore, tu mi hai sedotto e io sono stato sedotto; mi hai afferrato e hai vinto" (Ger 20,7).
Non sono uscito indenne da questo incontro personale con Cristo che mi ha messo al mondo una seconda volta. L'intero mio essere si è squarciato alla rivelazione del suo amore incondizionato. Mi ama al di là di ciò che io ho fatto o di ciò che non ho fatto. Ormai la mia vita sarà intimamente legata alla sua Grazia che allarga il mio orizzonte proiettandola verso una nuova primavera.
Finiti i viaggi improvvisati, la bohème a scuola, le droghe nocive, e anche le sigarette: Gesù mi invita a prendere il largo. Per farcela mi rivolgo assolutamente a Maria: prendo la preghiera dei piccoli, il rosario, per non abbandonarlo più fino ad oggi. Il mio "sì" si colloca nel prolungamento del Fiat fondatore di Maria all'Annunciazione: "Sia fatto secondo la tua parola" ( Lc 1,38).
Estratto dall'autobiografia di Jacques Gauthier, autore canadese, ù, uscita in Francia nel settembre 2022 per le edizioni Artège ed in Canada per Novalis.