19 marzo – San Giuseppe, sposo di Maria (solennità)

Giuseppe capisce il silenzio di Maria

Un’ombra si è insinuata nella felicità di Giuseppe. Ormai Maria è persa per lui : si ritroverà solo, anche lei resterà sola per sempre. Tutto questo è inatteso, così misterioso e incredibile che Giuseppe non sa più cosa fare ; ma è proprio in questo frangente che la sua santità e la sua saggezza spirituale appaiono in piena luce.

E’ in quel momento che reagisce da uomo giusto, pienamente allineato al volere di Dio. Nell’incertezza, la sua prima reazione è stata di decidersi per la soluzione più rispettosa per la persona di Maria. E’ il riflesso di un uomo buono, dal cuore grande.

Egli rispetta troppo Maria per condannarla alla disapprovazione di tutto il villaggio, e rispetta troppo la legge di Dio per fondare una famiglia su delle basi così incerte. Decide semplicemente, ma con la morte nell’anima, di rendere a Maria la sua libertà.

Questa grandezza d’animo di Giuseppe trova radici in Dio e Dio viene in aiuto al suo servitore : gli rivela il suo disegno. Da allora, tutto si elucida : Giuseppe comprende il silenzio di Maria, coglie con una sola intuizione di fede ciò che Dio attende da lei e ciò che Dio si aspetta da lui.

Di nuovo, Dio li riunisce per inserirli entrambi nel cuore della storia della Salvezza. Ella darà al Messia un corpo e dei tratti ; lui, figlio di Davide e falegname, sarà presente per dargli anche un nome nella successione reale di Davide.

Rispetto massimo delle persone, accoglienza docile delle iniziative di Dio : tali sono state le reazioni di Giuseppe di fronte al mistero della maternità di Maria. Ed è così che dovremmo a nostra volta avvicinarci al mistero dell’azione di Dio in noi, negli altri e nel mondo. E’ così che dovremmo collocarci nella fede, di fronte alla venuta del Figlio di Dio. La maternità di Matia è stata avvolta dall’inizio nel silenzio, come tutte le altre grandi opere di Dio, e questo silenzio che vela l’incarnazione di Gesù, nessuno potrà mai romperlo. Dobbiamo, come Giuseppe, entrarvi con un « sì » in adorazione. 

La maternità di Maria non ha altra spiegazione che l’amore di Dio per il mondo e la scelta infinitamente libera che ha fatto una donna per associarlo intimamente alla sua opera di ri-creazione. E poiché è Dio stesso che ha fatto questa scelta, poiché è lui che ha amato, voluto e preparato Maria, non temiamo di accoglierlo in noi, di fargli un posto nei nostri ricordi, nella nostra preghiera e nel nostro cuore, sì, nel nostro cuore, perché tutto ciò che ci verrà dato da lei porterà il segno dello Spirito Santo.

Padre Jean Lévêque, carmelitano, della provincia di Parigi

http://bibleetviemonastique.free.fr/matthieu/timere.htm

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