13 dicembre - Santa Lucia, vergine e martire, a Siracusa, 304

Dal momento del suo Immacolato Concepimento, Maria sapeva che stava diventando anche nostra Madre

Nel seguente estratto dal libro di Luisa Picarreta(1), la Vergine Maria ricorda i nove mesi durante i quali portò Gesù nel suo grembo:

«Non appena fu formata con la Potenza della Volontà Divina la piccola Umanità di Gesù nel mio seno, il Sole del Verbo Eterno s’incarnò in essa…E siccome questa piccola Umanità non poteva contenere tanta luce, traboccava fuori, investendo Cielo e Terra e raggiungendo tutti i cuori. Con i suoi raggi ardenti bussava a ciascuna creatura, e con voci di luce penetrante diceva loro: “Figli miei, apritemi, datemi un posto nei vostri cuori. Sono disceso dal Cielo in terra  per formare in ciascuno di voi la mia Vita. Mia Madre è il centro in cui risiedo e i miei figli si collocheranno attorno ad essa. In ognuno di essi voglio stabilire la mia vita e la mia casa. »

E questa luce colpiva e ricolpiva, senza mai cessare, e la piccola Umanità di Gesù gemeva, piangeva, spasimava e dentro di quella luce, che giungeva nei cuori, faceva scorrere le sue lacrime, i suoi gemiti ed i suoi spasimi d’amore e di dolore. Figlia mia, devi sapere che allora è iniziata una nuova vita per tua Madre. Io ero a conoscenza di tutto ciò che faceva il Figlio mio.

Perché tu devi sapere che, come fu concepita la sua piccola Umanità, conobbe tutte le pene che doveva soffrire, fino all’ultimo giorno della sua Vita terrena. Racchiuse in sé stesso tutte le anime, perché, come Dio, nessuno Gli poteva sfuggire.

Ed io, la Mamma tua, Lo seguivo in tutto e sentii nel mio materno Cuore la nuova generazione delle pene del mio Gesù e la nuova generazione di tutte le anime , che, come Madre, dovevo generare insieme con Gesù alla Grazia, alla Luce e alla Vita novella che il mio caro Figlio venne a portare sulla terra.

Figlia mia, tu devi sapere che, dal momento del mio concepimento, ti ho amato come una Madre, ti sentivo nel mio Cuore, ardevo d’amore per te, ma non capivo il perché. La Volontà Divina mi faceva fare I fatti, ma mi teneva celato il segreto

Tuttavia, all'Incarnazione del Verbo nel mio grembo, mi svelò il segreto e compresi la fecondità della mia maternità, che non solo dovevo essere Madre di Gesù, ma Madre di tutti, e questa maternità doveva essere formata sul rogo del dolore e dell’amore.

Luisa Picarreta, mistica italiana (1865-1947)

Estratto dal suo libro La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà

(1) Questo libro è stato scritto nel 1932 da Luisa Piccarreta, la bambina della Divina Volontà, in obbedienza al suo confessore don Benedetto Calvi

https://it.luisapiccarretaofficial.org/

http://www.santiebeati.it/dettaglio/25550

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