3 agosto – Francia: Atto di consacrazione a Maria ispirato da san Pier Damiani e approvato dall’arcivescovo di Cambrai (1626)

Discrezione e modestia di Maria

Quando Gesù iniziò a predicare, Maria, sua madre, si tenne in disparte, non si intromise nella sua opera e anche quando fece ritorno in Cielo, lei non predicò né si mise ad ammaestrare, non si sedette sul soglio apostolico, non prese per nulla parte al ministero del sacerdozio. Lei si dedicò a ricercare con umiltà suo Figlio nella messa celebrata ogni giorno dagli Apostoli che, nonostante suoi ministri nel Cielo, sulla Terra erano i suoi superiori nella Chiesa.

Dopo la sua morte e quella degli Apostoli, quando diventò Regina e prese posto alla destra di suo Figlio, nemmeno allora si rivolse al popolo dei fedeli per divulgare il suo nome ai confini della terra o per esporlo ai loro occhi, bensì attese con calma il momento in cui la sua gloria potesse contribuire a quella di suo Figlio. Fin dagli inizi Gesù Cristo era stato proclamato dalla santa Chiesa e inaugurato nel suo tempio in quanto Dio; (…) ma per Maria fu diverso, La qualità come persona, di madre, di donna, le imponevano di lasciare il posto a suo Figlio, di farsi serva e di aprirsi un varco nel cuore degli uomini con la persuasione e la dolcezza.

Quando il nome di Gesù fu disonorato, Maria sentì rianimarsi il suo zelo; quando l’Emmanuele fu rinnegato, la Madre di Dio entrò in scena; Lo circondò con le sue braccia e permise che la si onorasse per consolidare il trono di suo Figlio. Una volta assolto questo santo compito, il suo ruolo si esaurì perché non lottava per sé stessa. La storia della sua manifestazione non presenta controversie animate, né confessori perseguitati, né eretici, né anatemi; allo stesso modo con cui, all’insaputa del mondo,  era cresciuta giorno dopo giorno in grazia e merito, gradualmente si rialzò in seno alla Chiesa grazie ad un’influenza pacifica e ad un naturale progresso (…)

Ella fu messa sul piedistallo senza l’aiuto delle braccia dei fedeli; ebbe una vittoria modesta ed esercita un’autorità che ha ottenuto ma non cercato.

Quando i suoi figli hanno dibattuto riguardo alla sua potenza, li ha calmati; quando sono state sollevate delle obiezioni sul suo culto, ha atteso pazientemente il giorno in cui non si contestassero più i suoi diritti. Sì, ha aspettato fino a ricevere, nella nostra epoca, se Dio lo permette e senza oppositori, la corona più brillante e il riconoscimento, in mezzo al giubilo di tutta la Chiesa, della purezza immacolata della sua concezione.

 

San John-Henry Newman (1801-1890) (1)

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