A proposito della devozione al Cuore immacolato di Maria, il cardinale Ratzinger (1) ne ha precisato il contesto nel Messaggio di Fatima, sul sito Vatican.va così:
« Cuore » significa, nel linguaggio della Bibbia, il centro dell’esistenza umana, la giuntura tra la ragione, la volontà, il temperamento e la sensibilità, dove la persona trova la sua unità e il suo orientamento interiore. Il « cuore immacolato » è, secondo Mt 5:8 (« Beati i puri di cuore... »), un cuore che, a partire da Dio, è giunto a una perfetta unità interiore e quindi « vede Dio ».
La « devozione » al Cuore immacolato di Maria significa quindi adottare questo atteggiamento del cuore, in cui il fiat - « che sia fatta la tua volontà » - diventa il centro [di gravità] dell’esistenza.
Se qualcuno volesse obiettare che non dovremmo tuttavia interporre un essere umano tra Cristo e noi stessi, dovremmo allora ricordarci che san Paolo non ha avuto paura di dire alle sue comunità: « imitatemi » (cf. 1 Co 4: 16; Fil 3: 17; 1 Tes 1: 6; 2 Tes 3: 7, 9). Presso l’Apostolo, le comunità possono verificare concretamente cosa significhi seguire Cristo. Da chi, in ogni tempo, potremmo imparare meglio, se non dalla Madre del Signore?
E’ precisamente per mezzo della devozione al suo Cuore immacolato – seguendo il suo esempio d’obbedienza e ricorrendo alla sua devozione – che ci sono dati il sostegno spirituale e la perseveranza necessari per non deviare dalle vie della salvezza. E questo aiuto è reale ! Voglio gridare con tutto il cuore che questa « Donna vestita di sole » non è una figura materna simbolica, ma una vera madre nella grazia. Ella è un rifugio autentico e reale per i peccatori.
Adattato e tradotto da: https://pierre-et-les-loups.net/le-temps-des-refuges-718.html
(1) Il cardinale Josef Ratzinger, diventato papa col nome di Benedetto XVI, nell’aprile del 2005, era precedentemente Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, alla Curia romana.