Romeo di Llivia nasce nell’ultimo terzo del XII secolo a Llivia, nei pressi di Puigcerdà (Catalonia spagnola). Entra nei domenicani nel 1217 e riceve l’abito dalle mani di san Domenico. Nel 1218, con Arnaud di Tolosa, fonda il convento di Lione, in Francia, di cui è priore dal 1223 al 1228, mostrando un’eccellente attitudine a governare. Sarà priore anche a Bordeaux, altra città francese.
E' un predicatore notevole. « Non c’era un religioso piu’ osservante, piu’ mortificato, piu’ modesto, piu’ tenero e piu’ umile», afferma l’autore della sua biografia. Il segreto di questa grande santità è la sua devozione alla Vergine Maria. E’ grazie a lei che entra nell’ordine domenicano, dove Maria è molto onorata.
Dice l’Ave Maria almeno 1000 volte al giorno, usando una corda con dei nodi come rosario. E’ un grande propagatore del rosario come devozione popolare. Il mistero dell’Incarnazione è l’oggetto della sua contemplazione assidua. Non può fare a meno di parlare del Figlio di Dio fattosi uomo, e di sua Madre, nei suoi sermoni o nei suoi colloqui.
Si ritira nel convento di Carcassonne, dove muore in età avanzata, il 21 novembre 1261, giorno della Presentazione di Maria al Tempio. Nel 1285, 24 anni dopo la sua morte, a causa dei numerosi miracoli sulla sua tomba, il suo corpo è riesumato, trovato incorrotto e trasferito in chiesa, davanti all’altare della Vergine.
Viene rappresentato con una corona di rose in mezzo a cui brilla il monogramma dell’Ave Maria. Bernard Gui, che scrisse la sua biografia, dice che gli vengono attribuiti dei miracoli, che lo rendono popolare e ammirato. E’ venerato come beato dal momento della sua morte e soprattutto dopo la traslazione…Viene festeggiato il 21 novembre, data della sua morte.
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