24 giugno – La Natività di San Giovanni Battista

Cantare Maria in Senegal

Autore-compositore, Rémi Diégane Dioh, senegalese, ha praticamente consacrato la sua vita musicale al canto corale. « Dico spesso che è il canto liturgico ad essermi venuto incontro e ringrazio infinitamente il Signore per questo. Perché, come si dice, cantare è come pregare due volte », sottolinea lo stesso.

Dioh è l’autore di 584 opere religiose e profane. E’ stato anche il primo vincitore del concorso musicale nazionale organizzato nel 1984 dell’Ufficio senegalese sui diritti d’autore. Insegnante in pensione, è presentato da Maxime Mendy, maestro di coro presso la parrocchia dei Martiri dell’Uganda di Dakar, come « una grande biblioteca, un riferimento, una fonte inesauribile di talenti in materia di composizione di canti alla Vergine Maria ».

Un chitarrista, fervente devoto alla Vergine Maria, sottolinea che un giorno, dopo aver cantato nella sua lingua materna nella chiesa della sua parrocchia, Sant’Anselmo, a Londra, dove risiede da qualche anno, un signore di una certa età gli si è avvicinato e gli ha detto « Anche se non capisco cosa dice, la sua canzone mi ha fatto davvero piangere ».

Rémi è uno dei primi a introdurre il canto religioso con la chitarra nella Chiesa senegalese nel 1968, grazie a un canto dedicato alla Vergine Maria. Ha imparato a cantare « sul campo, vegliando fino al mattino per guardare i più anziani suonare la chitarra e assaporarne le belle melodie ». Questo apprendimento è stato favorito da un ambiente in cui « tutti cantano o canticchiano nei campi, andando al pozzo per prendere dell’acqua o del legno secco per le donne ». Vi vede ugualmente un dono di Dio.

« Non posso non credere che sia un dono di Dio quello che faccio, in questo senso il Signore viene verso ciascuno per far sbocciare i suoi talenti ».

Charles Senghor, a Dakar

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