25 dicembre – La Natività del Signore

«Vidi la Vergine venirmi incontro»

Nostro Signore apparirà numerose volte a suor Josefa Menendez (1), soprattutto come Bambin Gesù con la Santa Vergine, sabato 25 dicembre 1920 e lunedì 25 dicembre 1922. 

Ecco il racconto di Suor Josefa stessa dell’apparizione del 25 dicembre 1920:

«Durante la messa di mezzanotte ero già al centro della cappella per andare alla Santa Tavola, quando vidi la Santa Vergine venirmi incontro. Teneva nelle sue braccia il Bambin Gesù ricoperto da un velo bianco che Lei tolse quando feci la comunione. Era vestito con una camicetta bianca e le sue manine erano incrociate sul petto. Poi, non L’ho piu’ visto…

Ritornata al mio posto, la Santa Vergine si è di nuovo avvicinata a me. Sollevò leggermente il Bambino che era disteso nelle sue braccia. Il Piccolo Gesù aprì le sue e accarezzò sua Madre. Poi, con la sua manina destra, sembrava chiedermi la mia e Gliela diedi. Prese il mio dito e lo tenne stretto nella sua mano. Un odore delizioso, non so di cose, li avvolgeva entrambi.

La Santa Vergine sorrideva, poi mi disse:

— "Figlia Mia, bacia i Piedi di Colui che è il tuo Dio e che sarà il tuo Compagno inseparabile se non Lo respingerai. Non temere nulla. Avvicinati : è tutto Amore! " 

Baciai i suoi piedini, mi guardò. Poi, incrociò le sue braccine sul petto. Allora, la Santa Vergine Lo ricoprì col suo velo, mi guardò, le chiesi la sua benedizione, e Lei me la concesse con una mano sulla mia fronte e sparirono. 

Questa volta, la Santa Vergine era vestita con una tunica bianca e con un mantello rosa pallido, anche il suo velo era rosa, ma di una stoffe più fina. La camicetta del Bambino era di un tessuto che non conoscevo. Era leggero come una mousse…Aveva intorno alla testa un’aureola di luce e anche la Santa Vergine. »

Lo splendore di Natale si estense sui giorni seguenti e, dopo averla associata ai suoi dolori redentori, Gesù condivise la sua gioia di Salvatore. Dal mattino del giorno seguente, le apparse raggiante di bellezza, lasciandole conoscere il ritorno al suo Cuore delle due anime (per le quali le chiese di pregare ) che aspettò così a lungo:

« — Guarda, mia Sposa - disse – Le abbiamo salvate! Le tue sofferenze hanno consolato il mio Cuore.»

Estratti liberamente tradotti dal libro Invito all’amore (Apostolat des Éditions, pag. 116-117) riportati da Christian Auclair, presidente dell’Opera del Sacro Cuore a Poitiers (Francia)

(1) Suor Josefa Menendez (1890-1923) è una religiosa spagnola del Sacro Cuore. Entrata al Noviziato della Società del Sacro Cuore a Poitiers nel 1920, è rapidamente oggetto di rivelazioni divine. E’ stata scelta, come lo sarà un po’ piu’ tardi Santa Faustina, per una missione speciale : far conoscere al mondo intero l’amore universale e la misericordia infinita del Cuore di Cristo.

Nel 1938, il cardinal Pacelli, futuro papa Pio XII, allora protettore della Società del Sacro Cuore, autorizza la pubblicazione di un libro intitolato Invito all’Amore, che contiene tutti i messaggi che suor Josefa ha ricevuto dal Cielo. Il processo di beatificazione di Suor Josefa è in corso.

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