Nel libro Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta(1), la Santa Vergine evoca come Giuseppe e lei stessa abbiano potuto vivere il fatto che durante i primi mesi della gravidanza, Giuseppe non fosse stato informato. Estratti:
«Anche il mio Giuseppe visse la sua Passione. Cominciò a Gerusalemme, quando si rese conto del mio stato, ed durò dei giorni interi come per Gesù e per me. E, spiritualmente, essa non fu meno dolorosa. Fu solamente per la santità di Giuseppe, mio sposo, che essa si mantenne in una forma talmente degna e segreta da passare come poco conosciuta attraverso i secoli.
Oh ! La nostra prima Passione ! Chi può dirne l’intima e silenziosa intensità? Che può dirne il mio dolore constatando che il Cielo non mi aveva ancora esaudita, rivelando a Giuseppe il mistero ?
Che lo ignorava, lo avevo capito vedendolo nei miei confronti semplicemente rispettoso, come nel tempo ordinario. Se avesse saputo che portavo in me il Verbo di Dio, avrebbe adorato questo Verbo nel mio ventre, con degli atti di venerazione dovuti a Dio, e non avrebbe mai mancato di farli, come io non avrei mai rifiutato di riceverli, non per me, ma per Colui che era in me, che portavo come l’Arca dell’Alleanza portava le tavole della Legge e i vasi della manna.
Chi può dire il mio combattimento contro lo scoraggiamento che tentava di sopraffarmi per persuadermi che avevo sperato invano nel Signore ? Oh ! Credo che sia stata la rabbia di Satana ! Sentivo il dubbio assalirmi alle spalle e allungare i suoi tentacoli per imprigionare la mia anima e fermare la sua preghiera. Il dubbio, cosi’ pericoloso, mortale per lo spirito. Mortale perché è proprio il primo attacco della malattia chiamata “disperazione” e contro cui lo spirito deve reagire con tutte le sue forze per non veder perire la sua anima e perdere Dio.»
Estratti di L’Evangelo come mi è stato rivelato, cap 25, § 163-164, Maria Valtorta
(1) Maria Valtorta è una mistica cattolica italiana, membro del Terzo ordine dei Servitori di Maria, nata nel 1897 e morta nel 1961 a Viareggio, in Toscana. A partire dal 1943, trascrive nei suoi quaderni le visioni e i «dettati» ricevuti dal Cielo. Queste visioni sono raggruppate in 10 tomi intitolati Il Vangelo come mi è stato rivelato.