Il piccolo Giovanni, all’età di circa 4 anni, cade in uno stagno mentre vi lanciava dei bastoncini. La sua mano tocca il fango sul fondo. Ritornato in superficie, vede una « Bella Signora », (la Vergine Maria, come dirà), che gli tende la mano. Rifiuta per non sporcare la mano della Signora. Un lavoratore che passava di là lo tira fuori infine con il suo pungolo per il bestiame.
Più tardi, sua mamma, che è una povera vedova, lo iscrive alla scuola della dottrina cristiana, e in quel periodo cade in un pozzo, una ruota idraulica. Viene ritrovato, sorprendentemente, non annegato, e indenne. Giovanni racconta di aver ricevuto la protezione della Vergine Maria.
Scegliere l’ordine dei Carmelitani, per amore di Maria. L’anno del suo noviziato, a Medina del Campo (Spagna), Giovanni della Croce ha scritto delle strofe in versi (scritto che purtroppo è stato perduto) « In ringraziamento per la grazia che (il Signore) gli aveva accordato, ovvero di renderlo degno di essere nel detto ordine (del Carmelo), sotto la protezione della sua grande Madre. »
Scelto da Teresa d’Avila e mandatario del vicario apostolico, Giovanni della Croce diventa confessore al Carmelo d’Avila e riformatore dell’Ordine. Fonda in seguito piu’ Carmeli di frati. Nonostante sia più giovane di lei, Teresa d’Avila lo chiama il suo padre spirituale.
I suoi fratelli Andalusi, negli anni 1585-1588, testimoniano:
« Padre Giovanni della Croce era così devoto alla Madonna, che tutti i giorni recitava l’uffizio della Madonna in ginocchio…In tutti i suoi sermoni e conversazioni, parlava del Santo Sacramento e della Santissima Vergine. »
Il 7 dicembre 1591, il dottore annuncia che Giovanni è in fin di vita. Riceve i sacramenti e muore a mezzanotte del venerdì seguente, quando suonano le campane per le mattine del sabato, giorno dedicato alla Vergine. Era il 14 dicembre 1591.
Tradotto e adattato da Crisogono di Gesù, Jean de la Croix, sa vie, Cerf, Paris 1982.
Vedere anche: L'Encyclopédie Mariale