« Per fortuna ti ho protetto, figlio mio ! »

Nel 2011, in una bella giornata d’estate, sono il pellegrinaggio con tre amici a Medjugorje (Bosnia-Erzegovina) e tutto va a meraviglia dal nostro arrivo in questo luogo benedetto. La mattina del terzo giorno, decidiamo di ritrovarci alle 10 nella cappella dell’Adorazione per un’ora di preghiera.

Ma, prima di recarmici, dovevo passare all’ufficio informazioni della parrocchia per informarmi sulle attività della giornata, con l’intenzione poi di raggiungere gli altri alla cappella. All’uscita dell’ufficio, dal momento in cui ho alzato la mano per posarla sul corrimano della rampa di scale di cinque gradini, una forza misteriosa umanamente inspiegabile mi ha sollevata da terra e proiettata oltre i gradini, per atterrare sul marciapiede lastricato…

La mia mano destra di è trovata miracolosamente appoggiata sulla fronte per attutire lo choc di questa caduta in cui avevo perso ogni controllo ! Per la violenza dell’impatto, i miei occhiali sono stati proiettati lontano ma non si sono rotti…E, riprendendo i sensi, sento una voce sussurrare nel mio orecchio: « Per fortuna ti ho protetto, figlio mio ! »

Nello stesso istante una pellegrina, infermiera inoltre, ha esclamato: « Signore, signore, non si muova ! Ho visto tutto, è caduto molto male e per proteggere la vostra colonna vertebrale, metto il mio maglione sotto la sua testa e chiamo subito l’ambulanza ! »...Un’ora dopo, all’ospedale di Mostar, la radiografia non ha mostrato il minimo segno di frattura, né alla mano, né alla schiena, né alla testa.

Beneficiario di una tale grazia, come non potrei ringraziarla: è la Vergine Maria che ha diretto la mia mano e mi ha protetto da gravi fratture al cranio o altrove.

Come beneficiario di una tale grazia, come non rendere grazie: è la Vergine.

Gilles, di Meurthe-et-Moselle, Francia

Testimonianza ricevuta il 21 settembre 2021