Il cardinal Suenens, ex-arcivescovo di Bruxelles e primate del Belgio morto nel 1996, adorava raccontare queste due storielle che rivelano il vero senso della devozione mariana :
Giovane professore di teologia all’università di Löwen (Belgio), un giorno ricevette una chiamata in cui gli veniva comunicato di essere stato nominato vescovo ausiliario di Bruxelles. Sorpreso dalla notizia, ricevette molte testimonianze di amicizia, le congratulazioni dei suoi confratelli professori, anche quelle del re dei belgi. Ne è molto onorato. Ma, in seguito, si ricorderà della cosa che gli fece più piacere di tutte, ovvero che uno dei suoi amici sia venuto a fare visita alla sua veneranda madre, portandole un bouquet di fiori. « A partire da quel giorno, ho compreso ancora di più la devozione mariana. Quando ci rivolgiamo a Maria, possiamo far davvero piacere a Gesù, è un modo di amarlo ancora di più. »
Il futuro primate del Belgio raccontava anche che quando era arcivescovo di Bruxelles, andava regolarmente a inaugurare delle esposizioni con il re Baudouin. Un giorno, si avvicinò alla gente che scandiva : « Viva la regina ! Via la regina ! », e disse loro : « Ma la regina non c’è, c’è solo il re. » Alcune donne gli risposero : « Sì, ma sappiamo che fa piacere al re ! ». Mantenendo la metafora dei fiori, potremmo dire che quando andiamo da Gesù e vogliamo offrirgli il bouquet della nostra vita, siamo come dei bambini che hanno raccolto dei fiori in un prato : il loro gesto è generoso, ma il loro bouquet è fatto male, asimmetrico, maldestro. Se affidiamo le nostre preghiere a Maria, lei è come una mamma che prende il nostre bouquet e in un batter d’occhio lo trasforma in un mazzo di fiori magnifico. E lo fa ancora meglio sapendo che quel bouquet non è per lei. E’ affidandole il nostro mazzo di fiori che i nostri desideri, le nostre richieste saranno purificati, trasfigurati. Tutto passerà attraverso il suo sì. E il frutto della nostra preghiera sarà ancora più fecondo.
Tradotto e adattato da https://fr.aleteia.org/2021/04/23/pourquoi-sadresser-a-marie-plutot-qua-jesus-seul