La grazia di Natale è concessa a tutti, ma la pienezza della grazia si riceve soltanto con Maria e seguendo il suo esempio. Il silenzio della madre di Gesù è un silenzio di contemplazione e di trasformazione. Ci aiuta a capire il mistero dell’amore divino e a lasciarci trasformare dal Dio che si fa uomo in una stalla.
Alla scuola della Vergine di Natale, il Cristiano comprende che l’esistenza più bella che gli sia lasciata vivere è quella che ancora gli spetta. Impara a leggere negli eventi del quotidiano la Parola di Dio che vi si scrive.
Non si tratta di confondere contemplazione e rassegnazione fatalista, ma di mettere in relazione gli eventi gli uni con gli altri, come fece la Vergine a Betlemme, per presagire il capolavoro che Dio sta costruendo, con il nostro aiuto, attraverso le nostre esistenze.
La grazia di Natale è anche questo. Gesù non è nato soltanto a Betlemme. Nasce nei nostri cuori ogni volta che siamo coscienti che Dio agisce in noi. Ma per fare questa scoperta sconvolgente, bisogna fare silenzio per ascoltare la Parola risuonare in noi. Nessuno è più adatto di Maria per portare a termine in noi e con noi questo apprendimento del raccoglimento.