29 gennaio – Italia: Madonna dei Cappuccini (1630)

L’Angelo non ha detto a Maria: «nascerà in te», ma «nascerà da te» …

Il Verbo di Dio della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli e prendere un corpo simile al nostro. Per questo Maria ebbe la sua esistenza nel mondo, perché da lei Cristo prendesse questo corpo e lo offrisse, in quanto suo, per noi.

Perciò la Scrittura quando parla della nascita del Cristo dice: «Lo avvolse in fasce». Per questo fu detto beato il seno da cui prese il latte. Quando la madre diede alla luce il Salvatore, egli fu offerto in sacrificio. Gabriele aveva dato l'annunzio a Maria con cautela e delicatezza. Però non le disse semplicemente «colui che nascerà in te», perché non si pensasse a un corpo estraneo a lei, ma «da te» perché si sapesse che colui che ella dava al mondo aveva origine proprio da lei

Il Verbo, assunto in sé ciò che era nostro, lo offrì in sacrificio e lo distrusse con la morte. Poi rivestì noi della sua condizione, secondo quanto dice San Paolo: «Bisogna che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e che questo corpo mortale si vesta di immortalità.» Tuttavia, ciò non è certo un mito, come alcuni vanno dicendo. Lungi da noi un tale pensiero. Il nostro Salvatore fu veramente uomo e da ciò venne la Salvezza di tutta l'umanità. In nessuna maniera la Nostra Salvezza si può dire fittizia. Egli salvò tutto l'uomo, corpo e anima. La Salvezza si è realizzata nello stesso Verbo.

Veramente umana era la natura che nacque da Maria, secondo le Scritture, e reale, cioè umano, era il corpo del Signore; vero, perché del tutto identico al nostro; infatti Maria è nostra sorella poiché tutti abbiamo origine in Adamo.

Sant’Atanasio

Lettera a Epitteto, vescovo di Corinto

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