In una trasmissione del 17 dicembre 2018 il papa parla con don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in particolare dell’Ave Maria e del Magnificat.
Il papa spiega: «Quando Dio è entrato nel mondo per Maria, è entrato in pazienza. Quando vedo il popolo cristiano paziente (gli ammalati che accettano la malattia, le madri di famiglia, gli anziani soli che tollerano di esserlo, i detenuti e i tanti che sopportano il dolore con pazienza) penso che chi patisce con pazienza si collega alla passione di Dio in Cristo.»
«Entrare in pazienza – prosegue il Papa – è la capacità di portare sulle spalle le cose della vita ma portarle con una speranza, portarle guardando avanti. Solo un appassionato è capace di pazienza. Chi non ha l’esperienza della passione cristiana, al massimo può arrivare alla tolleranza.»
Papa Francesco sottolinea poi che «la Chiesa è donna, la Chiesa non è maschio, non è “il” Chiesa. Noi chierici siamo maschi, ma noi non siamo la Chiesa. La Chiesa è donna perché è sposa.»
Conclude dicendo: «C’è una percezione della “maternalità” della Chiesa che viene dalla “maternalità” di Maria, della tenerezza della Chiesa che viene dalla tenerezza di Maria.»
Tradotto dal francese. Fonte: Zenit