23 ottobre – Italia, Lago di Garda: Madonna del Frassino

L’immagine indistruttibile di Maria

Nel cuore del Piemonte, e più precisamente nella cittadina di Ivrea, si trova la casa madre di una congregazione di religiose, in cui viene venerato un quadro raffigurante la Vergine Maria con una storia che merita di essere raccontata. Il quadro è costituito da una piccola tavoletta di forma ovale, di circa 30 cm di altezza, sulla quale è dipinta una Vergine Immacolata che schiaccia la testa del serpente.

Nel 1859, questo quadro faceva parte di un lotto di mobili in vendita, in deposito a Torino presso la casa di Albert Pizio, un rigattiere originario del Canton Vaud (Svizzera). L’8 dicembre alcuni suoi amici si recarono da lui per acquistare dei pezzi di mobilio e uno di questi, vedendo l’immagine religiosa, iniziò a schernire Albert Pizio per averla conservata e, trovando lì vicino un’ascia, la brandì per colpire il quadro.

I primi due colpi non sortirono alcun effetto. A quel punto, in preda alla furia distruttrice, sferrò un terzo colpo, così forte che l’ascia cadde a pezzi, mentre il quadro resistette. Quel forsennato notò il caminetto acceso nella stanza e gettò il quadro tra le fiamme, che lo ingoiarono. Ma, che sorpresa: il fuoco ne bruciò solo i bordi, rispettando l’immagine sacra, che non subì alcun danno. Poco dopo, la moglie di Albert Pizio, anche lei vodese, cosparse il quadro di alcol e appiccò il fuoco. Il risultato fu lo stesso e l’immagine della Vergine Immacolata rimase illesa.

Finalmente commossi, i coniugi raccontarono la vicenda a un sacerdote, che consigliò loro di portare il quadro dalle suore lì vicino. Il quadro rimase nell’istituto religioso fino al 1942, data in cui, a causa dei bombardamenti di Torino, fu portato a Ivrea, dove è conservato ancora oggi e venerato da tutti nei dintorni… 

J-P. Osmont, tratto da Présence de l'Invisible [Presenza dell’Invisibile], tradotto dal francese

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